Attentato al sindaco di Ottana, i sardisti: “E’ terrorismo”

Pubblicato il 24 Settembre 2010 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

”Questo e’ terrorismo, in un territorio dove lo Stato e’ in fuga”. La denuncia arriva da Paolo Maninchedda, esponente di spicco del Psd’Az, partito di maggioranza in Regione. L’ha fatta direttamente dalla casa del sindaco di Ottana, Gian Paolo Marras, vittima la scorsa notte di un attentato, dove Maninchedda si e’ recato oggi pomeriggio per testimoniare solidarieta’ e vicinanza.

”Non e’ possibile che lo Stato sappia quante telefonate faccio – dichiarata il consigliere regionale Sardista -, dove fanno la pipi’ le escort e non riesca a presidiare un piccolo paese con 30 vie. A Ottana ci sono stati 40 attentati negli ultimi 20 anni, tutti senza colpevoli. Ho il sospetto che si voglia far diventare Ottana come Lula (il paese per anni nelle mani dei bombaroli, rimasto 13 anni senza sindaco, ndr) dando cosi’ ragione a chi vuole il disordine, a chi vuole il commissario prefettizio perche’ la gente ha paura di candidarsi”.

”A Ottana – sottolinea ancora Maninchedda – ci sono la compagnia dei carabinieri, il commissariato di Polizia, la Polstrada e la Guardia di Finanza: come e’ possibile che non si riesca a garantire la sicurezza, perche’ il compito dello Stato italiano e’ garantire la sicurezza. Non e’ stato un semplice attentato, questo – ribadisce – e’ terrorismo”.