Violentò la figlia per decenni, padre-padrone torinese sconterà 10 anni di carcere

Pubblicato il 28 Maggio 2010 - 15:56 OLTRE 6 MESI FA

Un incesto durato 25 anni. Una vita fatta di soprusi e maltrattamenti. Il pubblico ministero Paolo Scafi aveva chiesto 12 anni di carcere per Michele M., il sessantacinquenne torinese accusato di avere costretto per decenni la figlia ad avere rapporti sessuali con lui.  Venerdì 28 maggio  il padre-padrone è stato condannato dal tribunale di Torino a 10 anni di carcere. Il figlio di Michele, Giuseppe M., 42 anni, dovrà invece scontarne 9.

La parte lesa, che divideva con la famiglia un appartamento alla Falchera, un quartiere della periferia settentrionale di Torino, ha 35 anni e, agli inquirenti, rivelò che era sottoposta a violenze da quando ne aveva nove. Il tribunale, comunque, ha dichiarato prescritti i fatti commessi prima del 28 novembre 1997. I giudici hanno anche accordato alla donna una provvisionale (un acconto sul risarcimento complessivo) di 190 mila euro.