Virginia Raggi, accusa per nomina Romeo archiviata. Resta il falso per Marra

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Febbraio 2018 - 15:17 OLTRE 6 MESI FA
Virginia Raggi, accuse per nomina Romeo archiviate: "Cancellato un anno di fango"

Virginia Raggi, accuse per nomina Romeo archiviate: “Cancellato un anno di fango”

ROMA – L’accusa nei confronti di Virginia Raggi per la nomina di Salvatore Romeo è stata archiviata. Il sindaco di Roma a 5 stelle ha annunciato su Facebook la decisione del Tribunale di Roma, che ha disposto l’archiviazione del procedimento “per infondatezza della notizia di reato”. La Raggi ere stata indagata per concorso in abuso d’ufficio con Romeo per la promozione di quest’ultimo, una nomina che aveva deciso solo dopo aver chiesto e ottenuto il parere favorevole da parte dell’avvocatura capitolina e dell’Anac. Per la Raggi resta però l’imputazione di falso per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, il cui processo con giudizio immediato inizierà il prossimo 21 giugno.

Il sindaco M5s di Roma aveva nominato Salvatore Romeo a capo della sua segreteria politica seguendo il giusto iter, secondo i giudici del tribunale, che sottolineano: “Si è mossa lungo il solco già tracciato dai precedenti orientamenti dell’amministrazione capitolina: è ricorsa alla collocazione in aspettativa del dipendente comunale instaurando un nuovo contratto di lavoro subordinato a tempo determinato e di ‘collaborazione’ con una retribuzione parametrata a quella dirigenziale, nel genuino convincimento di non violare alcun dettato normativo”.

Inoltre aveva eseguito la nomina solo dopo aver acquisito il parere favorevole dell’avvocatura capitolina, in data 1 luglio 2016, e dell’Anac, il 31 agosto 2016, relativi alla corretta interpretazione dell’articolo 90 del Tuel (il testo unico degli enti locali, ndr), quello che estende ai dipendenti dell’ente la possibilità di rivestire l’incarico di addetti allo staff del Sindaco, con la contestuale collocazione degli stessi in aspettativa senza stipendio. Per questo motivo il gip di Roma ha disposto l’archiviazione per infondatezza della notizia di reato.

Oltre a quella di Virginia Raggi il gip Annalisa Marzano ha archiviato la posizione di Salvatore Romeo, indagato con la sindaca di concorso di abuso d’ufficio in relazione alla nomina quale responsabile della sua segreteria politica con un aumento di stipendio da 39mila euro da dipendente del Dipartimento Partecipate a 110mila euro, poi ridotti a 93mila a seguito dei rilievi Anac. Una nomina che a parere del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del pm Francesco Dall’Olio, che lo scorso 28 settembre avevano sollecitato l’archiviazione di questo filone di inchiesta, era comunque illegittima perché legata a un errato iter procedurale senza però che a carico della sindaca si ravvisasse il dolo. La stipula di una serie di polizze, nelle quali Romeo aveva indicato Virginia Raggi quale beneficiaria in caso di morte del titolare, non era stata valutata come elemento di reato ma per gli investigatori la scelta di Romeo come capo della segreteria politica della sindaca si poteva spiegare anche con l’esistenza di un rapporto di amicizia e di vicinanza politica che legava i due, militanti dei Cinque Stelle della prima ora.

Sulla sua pagina Facebook la Raggi dà la notizia, sottolineando che è così stato “cancellato un anno di fango”:

“Infondatezza della notizia di reato. Con queste parole il Tribunale di Roma ha cancellato più di un anno di schizzi di fango, ricostruzioni fantasiose e insulti perché avevo nominato Salvatore Romeo a capo della mia segreteria politica”.

E aggiunge:

“Oltre un anno di accuse da parte di politici e dei tanti ‘soloni’ che, dalle loro comode poltrone negli studi e salotti tv, pontificavano su materie che evidentemente non conoscono. Il giudice sottolinea la trasparenza e la bontà del mio operato grazie alle richieste di pareri legali che, prima della nomina, ho fatto all’avvocatura del Campidoglio e all’Autorità Nazionale Anti Corruzione di Raffaele Cantone. Il gip definisce falso che io possa aver nominato Salvatore Romeo per beneficiare di tre polizze assicurative di cui io non sapevo assolutamente nulla. Ancora fango e facile ironia sulle ‘polizze a mia insaputa’. Eppure avevo ragione: sono stata accusata ingiustamente da tanti che ora taceranno o faranno finta di nulla. Voglio ringraziare i miei avvocati e voi che avete creduto in me, certi che mi sia sempre comportata correttamente. Andiamo avanti a testa alta”.