Viterbo, non luogo a procedere per Berlusconi: Di Pietro lo aveva querelato

Pubblicato il 31 Ottobre 2010 - 16:17 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Con una sentenza di non luogo a procedere, il giudice di pace di Viterbo ha chiuso il processo a carico del presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, querelato per diffamazione dal leader dell’Idv Antonio Di Pietro. La sentenza, hanno sottolineato i legali di Di Pietro, ”non sancisce l’assoluzione di Berlusconi, ma è la conseguenza diretta della decisione della Camera dei Deputati che, il 23 settembre scorso, aveva negato l’autorizzazione a procedere nei confronti del premier”.

Di Pietro aveva querelato Berlusconi perché durante un comizio elettorale tenuto a Viterbo 26 marzo del 2008, aveva detto: ”Di Pietro si e’ laureato grazie ai servizi segreti, perché non è possibile che uno che parla così l’italiano si sia laureato…”. Nel dispositivo il magistrato ha scritto che ”le frasi su Di Pietro, pur nella loro obiettiva offensività, esprimono tuttavia un connotato di critica, pur oltremodo aspra, indirizzata contro l’avversario politico allo scopo di sminuirne l’affidabilità al cospetto degli elettori e di distrarre i cittadini dall’orientare verso di lui il proprio consenso. Quindi può ritenersi espressione dell’esercizio della funzione parlamentare”. Le stesse motivazioni con le quali la Camera ha negato l’autorizzazione a procedere.