Vito Paladini muore travolto dal treno a Carmiano: raccoglieva fichi d’india

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Agosto 2014 - 18:41 OLTRE 6 MESI FA
Vito Paladini muore travolto dal treno a Carmiano: raccoglieva fichi d'india

Foto Ansa

LECCE – Vito Paladini, 69 anni, di Carmiano (Lecce), è morto dopo essere stato investito da un treno delle ferrovie sud-est, nei pressi del passaggio a livello di Villa Convento, località che si trova tra Novoli e Carmiano. L’uomo è stato travolto mentre raccoglieva fichi d’india, sui binari.

E’ stato prima colpito di striscio dal convoglio e poi trascinato per alcuni metri. Il macchinista del treno che collega Novoli a Carmiano non si sarebbe accorto della presenza dell’uomo sui binari e avrebbe azionato il freno solo dopo essersi accorto dell’impatto.

Il sito locale LeccePrima è prodigo di dettagli sulla ricostruzione di quanto avvenuto:

Paladini era giunto sul posto con la propria auto, che aveva parcheggiato nelle vicinanze della casa cantoniera, e doveva essersi incamminato di buon’ora, verosimilmente quando l’aria era ancora fresca, per raggiungere il punto dove le piante appartenenti alla famiglia delle cactaceae crescono rigogliose, a circa 800 metri di distanza. Munito di una cesta e una canna, forse per farsi largo tra gli sterpi e le pale spinose, l’uomo stava riempiendo di bacche succose il suo paniere quando è sopraggiunto il treno.

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Il macchinista, in evidente stato di shock al momento di riferire l’accaduto, non avrebbe notato la presenza di Paladini il quale, forse, era chino oppure si trovava sul declivio costituito da pietrisco e, dunque, più basso rispetto alla linea di orizzonte.

Soltanto il tonfo sordo e improvviso avrebbe indotto il macchinista a rallentare e poi ad arrestare la corsa del treno. In ogni caso troppo tardi. Una volta sceso per accertarsi contro che cosa avesse impattato il veicolo, il conducente del mezzo ha constatato con orrore che si trattava di un essere umano. Il malcapitato probabilmente si trovava di spalle al treno e potrebbe non essersi accorto del convoglio in arrivo.