Vittorio Sgarbi: “Carabinieri cogl…”. Condannato a pagare 11mila euro

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Giugno 2016 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA
Vittorio Sgarbi: "Carabinieri cogl...". Condannato a pagare 11mila euro

Vittorio Sgarbi: “Carabinieri cogl…”. Condannato a pagare 11mila euro

MILANO  –  Insultò quattro carabinieri che lo avevano fermato mentre arrivava in auto contromano all’ingresso dell’Expo: Vittorio Sgarbi dovrà pagare undicimila euro, diecimila ai quattro militari e mille all’Arma. Con questo versamento il critico d’arte si è visto cancellare da parte del Tribunale di Milano l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale che gli veniva contestata in relazione a un acceso diverbio avuto con le forze dell’ordine davanti a uno degli ingressi dell’Expo, il 22 maggio dello scorso anno. Per un altro reato, però, quello di resistenza a pubblico ufficiale, resta imputato e ha scelto il rito abbreviato.

Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Sgarbi e il suo autista sarebbero arrivati in macchina contromano e senza l’accredito davanti all’ingresso ‘cargo 6’ dell’area espositiva. Da lì il diverbio con tanto di insulti con cui l’ex deputato avrebbe offeso “l’onore e il prestigio” di quattro carabinieri. E dopo contatti e accordi tra i legali dei militari e la difesa del critico d’arte, Sgarbi ha deciso di versare un risarcimento totale di 11mila euro, di cui mille anche a favore dell’Arma. Così giovedì 30 giugno le parti civili hanno ritirato la loro costituzione nel processo per il reato di oltraggio che è stato dichiarato estinto.

Stando all’imputazione, Sgarbi, in particolare, si sarebbe rivolto ad un carabiniere che si era messo davanti all’auto dicendogli: “Sei un fascista, non fate un c... e state interrompendo un pubblico servizio, ci vedremo in Tribunale, siete due cogl…“. E ancora: “Voi Carabinieri state qui a non fare un c… (…) io sono qui per lavorare e voi non fate un c…“.

Sgarbi, secondo l’accusa, avrebbe anche “istigato” l’autista dell’auto sulla quale viaggiava “a proseguire la marcia forzando volontariamente il blocco”, costringendo un carabiniere ad indietreggiare per non essere investito. Per il reato di resistenza a pubblico ufficiale il critico d’arte ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato e l’udienza è fissata per il 14 luglio.