Vittorio Sgarbi, furto in casa: rubati libri antichi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Gennaio 2016 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA
Vittorio Sgarbi, furto in casa: rubati libri antichi

Vittorio Sgarbi, furto in casa: rubati libri antichi (foto Ansa)

RO FERRARESE – Furto a casa di Vittorio Sgarbi: alcuni libri antichi, manoscritti e disegni risultano scomparsi dalla villa-museo familiare a Ro Ferrarese: da qualche mese opere della collezione mancavano all’appello e il critico d’arte ha presentato denuncia di furto ai carabinieri.

“Il danno è davvero ingente – ha riferito Sgarbi al Resto del Carlino – Non si sa esattamente a quando risalga l’episodio, ma è da tempo che insieme al mio staff stiamo cercando ‘pezzi mancanti'”. Tra le opere svanite c’è un disegno (carboncino e gessetti su carta) di Giovanni Battista Piazzetta: l’opera raffigura un San Giuseppe con Gesù bambino, ed è rientrata a Ro dopo una retrospettiva sull’artista che si è svolta nel novembre 2014 a Città del Messico. Introvabili anche due manoscritti di Felice Giani, uno dei quali è un taccuino con circa 140 disegni dell’ artista. Si cercano anche due libri antichi, uno di Benvenuto Cellini e l’altro di Paolo Mino. Secondo le prime stime, il valore delle opere sarebbe di oltre mezzo milione di euro.

Aggiunge Chiara Modonesi sul Resto del Carlino:

Ad insospettire i padroni di casa è stato l’aver trovato la cornice del disegno di Piazzetta (opera tra l’altro notificata alla Soprintendenza dei Beni Culturali) vuota e appoggiata in un luogo diverso dal solito.

Abbastanza per convincere Sgarbi a formalizzare una denuncia per furto. Lo sconforto all’interno della residenza, durante i rilievi dei carabinieri era palpabile. «Ci auguriamo non si tratti di un furto ma piuttosto del frutto di una negligenza o incuria – osserva Bertazzini –. In particolar modo i libri, tutti di piccole dimensioni, vista la mole di opere d’arte presenti nella villa Sgarbi potrebbero essere stati spostati dalla loro abituale sistemazione». I dubbi principali però, come accennato, sono emersi per il disegno del Piazzetta, un’opera preziosa e delicata, che «nemmeno per un restauro si penserebbe di trasportare senza la propria cornice».