Vittuone (Milano): cittadini contro Euroguss per la puzza dei rifiuti
CITTADINI CONTRO AZIENDA DI ASFALTO FINISCE IN COMUNE
MILANO – Dalle lamentele dei cittadini alla discussione in consiglio comunale. La vicenda dei cattivi odori emessi dall’azienda Euroguss-Asphalt, che coinvolge il piccolo centro di Vittuone nel milanese (appena 9mila abitanti), nelle ultime settimane è già approdata in consiglio provinciale ed è stata oggetto di una interpellanza al sindaco da parte dei consiglieri comunali di minoranza.
La Euroguss, che si occupa di asfalti e bitumi, è accusata per la presenza di odori oltre i limiti consentiti: l’Arpa lo scorso aprile ha rilevato il superamento delle 300 unità olfattive, valore massimo permesso. A questo punto è scesa in campo la Provincia di Milano che ha intimato all’azienda di provvedere, rientrando nei limiti previsti, entro 70 giorni. Non solo quella scadenza non è stata rispettata, ma ad oggi la situazione è rimasta la stessa.
Nel consiglio comunale del 23 gennaio il primo cittadino di Vittuone, Enzo Tenti, ha affrontato la questione, posta nel dettaglio nell’interpellanza presentata da “L’Unione per Vittuone”, mentre il circolo cittadino di Legambiente si era mosso nei giorni precedenti invitando i cittadini a partecipare personalmente alla seduta consiliare, per sollecitare collettivamente la soluzione a un problema che ormai da anni affligge la cittadina lombarda.
È sempre Legambiente che punta il dito contro le Autorità coinvolte, per il generale disinteresse rispetto ai fumi, alle polveri e agli odori della Euroguss-Asphalt che i vittuonensi sono costretti a respirare. Dal circolo VIT.A dell’associazione ambientalista e dal “Coordinamento Cieli Puliti”, costituito spontaneamente da più di 600 cittadini provenienti anche dai comuni limitrofi, al tribunale di Milano è arrivata anche una denuncia nei confronti dell’azienda. Legambiente ha interpellato, fra l’altro, ministero della Funzione Pubblica, ASL e Provincia di Milano.
In consiglio provinciale è stato Paolo Cova (Pd) a sollevare la questione e a parlare delle mancanze della Provincia stessa in una interrogazione in cui ne ha chiesto l’intervento. Ricordando le scadenze non rispettate dopo il superamento dei limiti segnalato dall’Arpa, il consigliere si chiede “come mai la Provincia continui a prorogare i termini e non prenda a cuore la questione intervenendo a difesa dei cittadini”. Fra l’altro, ha aggiunto Cova, “lo scorso 20 dicembre è intervenuta anche la Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha richiamato la Provincia a verificare lo stato del procedimento e a indicare quali siano i motivi che finora hanno permesso la proroga”.