Viviana Parisi, il procuratore: “Gioele era in auto con la mamma. A provarlo è un video”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2020 - 10:13 OLTRE 6 MESI FA
Viviana Parisi, Ansa

Viviana Parisi, la sua auto ripresa da una telecamera di sicurezza a Sant’Agata di Militello (foto Ansa)

“Il piccolo Gioele era con la madre” quando è passata in auto da Sant’Agata di Militello. Lo ha detto il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, parlando con i giornalisti all’ingresso della procura di Patti. Il procuratore si riferisce a un video di una telecamera di video sorveglianza.

Viviana Parisi, lo ricordiamo, è la donna prima scomparsa e poi trovata morta nelle campagne di Caronia. Del figlio, per ora, ancora nessuna traccia.

In queste ore gli investigatori si stanno concentrando sulle immagini di questo video girato da una telecamera di videosorveglianza a Sant’Agata di Militello.

Continuano intanto le ricerche del piccolo Gioele: i Vigili controllano anche un terreno dove si trova un pozzo.

Si allarga ulteriormente il perimetro di ricerche per il piccolo Gioele Mondello.

I Vigili del fuoco stanno scandagliando, come si apprende, una zona in cui si trova anche un pozzo.

Dall’autopsia sul corpo di Viviana Parisi sono “emerse fratture compatibili con una caduta dall’alto”.

L’avvocato Pietro Venuti, il legale del marito di Viviana Parisi, dopo avere parlato col suo consulente, la dottoressa Pina Certo, rivela che dall’autopsia “sono emerse delle fratture su più parti del corpo che era in avanzato stato di decomposizione”.

Aggiungendo che è vero che “serviranno altri esami per capire cosa sia successo”, ma sottolineando che “sono ferite compatibili con una caduta dall’alto”.

Le (tante) domande

Resta un giallo la morte della dj Viviana Parisi, il cui corpo è stato trovato tre giorni fa nelle campagne di Caronia, a cinque giorni dalla scomparsa con il figlio Gioele di quattro anni.

Il figlio che non è stato ancora trovato.

Tante domande. Poche le risposte.

Il suocero della donna, Letterio Mondello, ha confermato che “da quando c’è stato questo maledetto virus, Viviana era molto turbata, leggeva la Bibbia”, tanto che ”è stata anche ricoverata”, ma “era dolcissima, brava e non lasciava mai il bambino”.

“Non ho paura che mio figlio Daniele venga coinvolto nelle indagini – ha detto – perché non ha fatto niente.

È una bravissima persona, e ora sta malissimo. Io ho un’idea di questa vicenda, ma non dico niente”. Ma ha un’amaro presentimento sul nipote:

“Se spero di rivederlo vivo? No, io penso di no dopo tanti giorni…”.

Intanto il procuratore Cavallo ha lanciato un appello: “Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli”.

Due, in particolare, i destinatari del messaggio: le persone che hanno riferito di avere visto una donna con un bambino scavalcare il guard rail.

“Hanno fatto un’opera meritoria a fermarsi, per vedere se qualcuno avesse bisogno di essere soccorso – ha sottolineato il pm – adesso parlino con noi perché è una testimonianza importante per chiarire se Gioele era con la madre o no”. (Fonti: Adnkronos, Ansa).