Vulcano Campi Flegrei, piano sgombero pronto a fine luglio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Aprile 2014 - 14:57 OLTRE 6 MESI FA
Vulcano Campi Flegrei, piano sgombero pronto a fine luglio

Vulcano Campi Flegrei, piano sgombero pronto a fine luglio

NAPOLI – Il rischio vulcanico per l’area dei Campi Flegrei resta alto e entro fine luglio sarà pronto il piano di sgombero delle aree a rischio, da Napoli a Posillipo e Chiaia. A dare l’annuncio è Edoardo Cosenza, assessore alla protezione civile della Regione Campania, durante un convegno “Il rischio sismico nell’area vesuviana e flegrea” organizzato dal sindacato dei geologi e dalla Confprofessioni.

L’assessore Cosenza ha detto:

“Il piano di evacuazione dei Campi Flegrei è nella fase finale di discussione della Commissione grandi rischi, protezione civile e Regione Campania. Stiamo definendo gli ultimi dettagli. Lo scenario dei Campi Flegrei è reso complicato dal fatto che la bocca eruttiva storicamente si è aperta in posti molto diversi, mentre sul Vesuvio è più nota”.

La storia degli ultimi 4.000 anni, prosegue Cosenza, indica che

”è possibile, non probabile, che si apra una bocca eruttiva spostata più verso Fuorigrotta. Per questo sicuramente ci sarà un’estensione di zona rossa ad altre parti di Napoli che, oltre a Agnano, Bagnoli e Fuorigrotta, comprenda anche Posillipo e parti o tutta Chiaia”.

Il piano di sgombero è in fase di elaborazione, ma come sottolinea Giuseppe Luongo, ex direttore dell’osservatorio vesuviano e attuale presidente del sindacato dei geologi, sottolinea che se avvenisse un’eruzione ai Campi Flegrei, anche il centro di Napoli sarebbe a rischio:

“Se avvenisse un’eruzione ai Campi Flegrei, Napoli sarebbe dentro e quindi dobbiamo prepararci al fatto che anche il centro sarebbe coinvolto. Il Vesuvio potrebbe produrre molti meno danni alla città di Napoli rispetto a quanto ne potrebbe produrrebbe un’eruzione dei Campi Flegrei”.

Luongo, intervenuto al convegno, ha spiegato:

“Negli ultimi anni c’è stata accelerazione in positivo della mitigazione del rischio vulcanico. Questo è importante anche perché nell’area vesuviana si può mitigare il rischio invece di dire che non bisogna più viverci. In più bisogna ricordare che non è che si fanno i piani di protezione civile perché abbiamo un’eruzione alle porte”.

L’assessore Cosenza, invece, ha ricordato che sul rischio Vesuvio

“le vie di fuga principali sono già finanziate. La terza corsia tra Napoli e Angri sarà pronta entro fine anno o forse qualche mese prima. Sulla statale 268 del Vesuvio, che è importante anche per la vita di tutti giorni delle popolazioni, si lavora su tre lotti: uno finanziato con fondi europei che prevede la saldatura della statale 268 con uno svincolo ad Angri e sarà finito entro il 2015. Poi ci sono altri due lotti finanziati che andranno a completare il grande anello intorno al Vesuvio”.