ROMA – L’assassino di Yara Gambirasio, forse, frequentava un cantiere. E’ la svolta che potrebbe arrivare dall’autopsia e da alcune indagini approfondite effettuate dal genetista Giorgio Portera, uno dei tecnici consulenti della famiglia Gambirasio. Ebbene, dalle analisi effettuate in questi mesi sono stati “evidenziati numerosi fattori come ad esempio determinati ben specifici elementi chimici come l’ossido di calcio e determinati metalli come ferro, cromo e nichel“.
Componenti che potrebbero dare nuovi elementi sul delitto. “Sarebbe opportuno – ha detto il genetista – andare a determinare effettivamente questi elementi chimici da dove possono provenire”. La speranza è che dai risultati emersi si possa “aprire un nuovo filone d’indagine o andare a confermare quello che all’inizio si ipotizzava: Yara potrebbe essere stata uccisa da qualcuno che frequentava un cantiere“.
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