Yara Gambirasio, la famiglia: “Niente illusioni”. Indagini all’Ospedale di Rho

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Agosto 2013 - 09:02 OLTRE 6 MESI FA
Yara Gambirasio

Yara Gambirasio

BERGAMO – Yara Gambirasio, le ultime notizie. “Siamo contenti della solerzia della magistratura per l’attenzione a ogni vicenda legata a questo caso, anche se non ci facciamo troppe illusioni. Di mitomani ne abbiamo già visti parecchi”, queste le parole di Enrico Pelillo, legale della famiglia Gambirasio dopo il ritrovamento della scritta su un registro della chiesa di Santa Maria della Pace a Rho (Milano), sabato (3 agosto), e ora al vaglio degli inquirenti.

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Uno sconosciuto avrebbe scritto nel registro delle visite: “Informate subito la polizia di Bergamo perché qui è passato l’assassino di Yara Gambirasio. Che Dio mi perdoni.”

A questo si aggiunge il sequestro di un fazzoletto, trovato nella stessa chiesa di Rho (la scientifica di Milano l’ha trovato ai piedi del leggìo), e anch’esso ora al vaglio degli investigatori che indagano sulla morte di Yara Gambirasio.

“Sì, forse è stato un mitomane, ma perché – si interroga don Antonio Citterio all’Eco di Bergamo – proprio nella mia cappella? Perché proprio adesso? E se si trattasse davvero di qualcuno che sa qualcosa e non ha il coraggio di dirla?”

“Indagini sui parenti dei pazienti dell’ospedale di Roh” scrive il Fatto Quotidiano. Lo stesso prete, don Antonio Citterio, al Fatto Quotidiano aggiunge: “Alle 8 di mattina sul registro della Chiesa non c’era scritto nulla.” Le impronte e le altre tracce rilevate sul registro verranno incrociate con il profilo genetico rilevato sugli indumenti della tredicenne scomparsa da Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, il 26 novembre del 2010.

Gli inquirenti, oltre ai filmati di sorveglianza, incroceranno anche le celle telefoniche di sabato 3 agosto per verificare se il presunto assassino di Yara, ribattezzato in gergo tecnico “Ignoto1”, sia il parente di uno dei pazienti che era (o è ancora) ricoverato all’ospedale di Rho.