Yara, parla l’unico indagato Fikri: “Non trovo più lavoro”

PIACENZA – Il suo calvario poteva finire il 30 luglio, ma Mohammed Fikri, finora unico indagato per la morte di Yara Gambriasio, dovrà aspettare il 24 settembre. Il piastrellista marocchino dovrà aspettare la fine di settembre per avere la sentenza del Gip che dovrà decidere se archiviare o meno la sua posizione. Ma ora è disperato, perché non riesce a trovare lavoro:

“Una persona di Piacenza era disposta ad assumermi nella sua ditta che posa pavimenti, ma mi ha detto che prima devo sistemare questa faccenda. Ora passerà altro tempo, vorrei chiamarlo ma temo che mi dica di non volermi più dare lavoro”, ha detto Fikri al Corriere della Sera. Eppure Fikri vuole rimanere in Italia: “Sono il primo di quattro fratelli, ho studiato arabo fino a 16 anni. Sono qui per lavorare, devo rimanerci, altrimenti tornerei nel mio paese. Ma ho grosse difficoltà, quando vedono il mio nome non mi assumono, non dicono perché sono Fikri, ma credo sia proprio per questo motivo. Eppure io non c’entro nulla con quello che è successo a Yara. Se avessi saputo qualcosa, lo avrei detto ai carabinieri”.

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