Yara, parla il capo della polizia: “Forse è ancora in Italia: ho un’idea ma preferisco non dirla”

Pubblicato il 13 Gennaio 2011 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Manganelli

Il capo della polizia, Antonio Manganelli, ha una sua idea sul caso di Yara Gambirasio e, anche se preferisce non dare dettagli, ammette che secondo lui la ragazzina, scomparsa il 26 novembre scorso, non sarebbe all’estero. Lo ha detto durante una visita alla questura di Bergamo, dove la polizia è impegnata nelle ricerche da ormai 45 giorni.

”Ho un’idea ma non ritengo di doverla dire, perché queste impressioni dovrebbero essere comunicate da chi è preposto a fare questo. L’investigazione è un grande mosaico di tessere apparentemente insignificanti che diventano, dopo giorni o dopo mesi strategicamente fondamentali – ha detto -. Per gli investigatori moderni i tabulati telefonici sono una tessera di questo mosaico, bisogna avere grande pazienza, si devono raccogliere tutti gli elementi e cercare di sistemarli in modo tale che producano un risultato”.

”Siamo in contatto con le polizie di 188 Paesi che hanno la ricerca delle nostre persone scomparse nella loro attività quotidiana – ha continuato Manganelli -. Non ritengo che questa possa essere una pista privilegiata, ma siccome non bisogna lasciare nulla di intentato, è doveroso seguire anche una pista che non si ferma al nostro Paese”.

”Credo che chi indaga abbia il dovere di sperare”, continua il capo della Polizia. ”Gli investigatori hanno il dovere di individuare la causa di questa scomparsa – ha aggiunto Manganelli -, colui o coloro che hanno sottratto questa ragazza, devono raccogliere un quadro indiziario per consentire uno sviluppo processuale”.