Yara, sfuma la pista del rapimento per ritorsione: ora si analizza il traffico telefonico

Pubblicato il 12 Dicembre 2010 - 20:15 OLTRE 6 MESI FA

Yara Gambirasio

La pista di un rapimento come ritorsione per una vicenda legata al lavoro del padre? Fulvio Gambirasio, padre della tredicenne scomparsa ormai da 16 giorni da Brembate Sopra, è categorico: ”Noi non abbiamo nemici e non abbiamo nulla da nascondere”. ”Non ho mai avuto liti particolari – puntualizza il geometra – neanche sul lavoro. Il mio lavoro è ben impostato e quando si verificano problemi intervengo per risolverli come farebbe chiunque altro”.

Anche Maura Gambirasio, la madre della promessa della ginnastica ritmica, bolla l’ultima pista come inverosimile. La donna racconta di aver spiegato agli altri tre suoi figli la verità: Yara è scomparsa e, a loro conforto, Maura Gambirasio sente un ”grande affetto e calore” intorno a sé e ai suoi cari . ”Abbiamo ricevuto anche una lettera di otto detenuti, è stata tra le più belle che abbiamo letto”, ha raccontato. E sulle indagini: ”Noi sentiamo quello che ci dicono i carabinieri – ha tagliato corto – e preferiamo non vedere tv e non leggere i giornali”.

La possibile ritorsione, anche se come tutte le altre piste non può essere totalmente esclusa, sembra però inconsistente, anche a fronte del comportamento irreprensibile della famiglia. Uno dei pochi punti fermi dell’inchiesta rimane la testimonianza di Enrico Tironi, il giovane vicino di casa che ha raccontato di aver visto la ragazza, quel pomeriggio del 26 novembre, nella via in cui abita, in compagnia di due uomini con cui stava parlando apparentemente in modo tranquillo. Il lavoro degli investigatori, di carabinieri e polizia, continua ostinatamente l’analisi del traffico telefonico delle celle dei paesi intorno a Brembate per verificare la presenza di persone ‘sospette’ in zona nelle ore in cui Yara è scomparsa.

Da vagliare, però, vi sono migliaia di telefonate, come sono da visionare i filmati delle gare cui Yara ha partecipato, per capire se qualcuno aveva già puntato l’attenzione su di lei. Parallelamente proseguono le ricerche della ragazza, che oggi si sono concentrate in alcuni paesi della cosiddetta Isola bergamasca e ad Almenno San Salvatore. I carabinieri sono tornati in mattinata ad Almenno, in località Ca’ Verde, per controllare alcune cascine abbandonate. Un sacco contenente dei vestiti e’ stato trovato invece dagli uomini della Protezione civile vicino alle piscine di Chignolo d’Isola; gli investigatori dovranno verificare se hanno una qualche attinenza con la scomparsa. Altre squadre di carabinieri stanno effettuando delle battute di ricerca anche nella zona di Madone.

Le segnalazioni alle forze dell’ordine si stanno moltiplicando e tutte vengono vagliate, per ora senza esito. Brembate Sopra, nel frattempo, prega perche’ la ragazza torni a casa. Lo ha detto il parroco, don Corinno, che ha sentito il padre di Yara, il quale spera che la figlia torni per Natale. Don Corinno, durante la messa, ha ricordato come Yara, in questo periodo dell’anno scorso stesse preparando la cresima e avesse partecipato all’allestimento del presepe. E ha rivolto una supplica affinche’ possa accadere anche quest’anno.