Ingaggia killer per uccidere il padre, davanti al giudice chiede perdono

Pubblicato il 23 Marzo 2010 - 21:57 OLTRE 6 MESI FA

Ylenia Moretti, la ragazza che secondo l’accusa ha assoldato due persone per far uccidere suo padre Rodolfo,  ha pianto davanti al giudice e ha chiesto al suo legale Federica Pingelli di domandare perdono per lei al genitore.

Il legale ha riferito ai cronisti che la ragazza avrebbe ammesso di aver proposto ad uno sconosciuto nordafricano di aggredire il padre, anche  se – a suo dire – non avrebbe voluto che venisse ucciso, ma soltanto che qualcuno gli desse una “lezione”. La ragazza ha negato invece, secondo il legale, di aver contattato il giovane mantovano Alex Granata, offrendogli cinquemila euro perché aggredisse il padre.

Davide Giorgi, 26 anni, di Suzzara (Mantova), coimputato per il tentato omicidio di Rodolfo Moretti si è invece avvalso della facoltà di non rispondere. Gli inquirenti ritengono che Giorgi possa aver indicato a Granata le modalità per riconoscere e aggredire Moretti.

Dall’interrogatorio cui il giudice Angela Baraldi ha sottoposto la giovane arrestata sarebbe emerso che la ragazza avrebbe, negli anni, costruito in famiglia un castello di menzogne su molti aspetti della sua vita al quale potrebbe non essere più stata in grado di far fronte, al punto di ipotizzare una ‘punizione’ per il padre, ritenuto troppo oppressivo. Ylenia, in particolare, avrebbe raccontato alla famiglia di essersi diplomata e di avere un lavoro.

 Il pm Valentina Salvi ha chiesto la custodia cautelare in carcere per Ylenia Moretti e Davide Giorgi. I difensori si sono appellati alla concessione degli arresti domiciliari. La decisione del giudice è attesa per mercoledì 24 marzo.