Yogurt, patate e carne: guerra Coldiretti agli importati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Settembre 2015 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA
Yogurt, patate e carne: guerra Coldiretti agli importati

Yogurt, patate e carne: guerra Coldiretti agli importati (Foto Ansa)

BRENNERO – Latte dall’Austria pronto a diventare yogurt, patate tedesche e carne lituana. Le destinazioni? Tutte italiane. La Coldiretti ha atteso al Brennero i prodotti importati a cui ha dichiarato guerra in nome del Made in Italy per la seconda giornata. Dopo la scoperta della mozzarella polacca, la mobilitazione Coldiretti è andata avanti guidata da Giorgio Piazza, responsabile per il Veneto, con il fermo e la verifica dei carichi di diversi tir.

Il Gazzettino scrive che l’obiettivo Coldiretti è tutelare la sicurezza e la salute:

“Il primo tir è stato bloccato alle 8 trasportava latte austriaco ed era diretto in Lombardia, subito dopo un carico di patate tedesche da consegnare nel Veronese proprio nel cuore della coltivazione tipica vanto di fiere e rassegne ed ancora carne lituana e ortaggi stranieri con destinazione Latina, Verona e Catania per i magazzini di un importante ipermercato. Al “campo-Coldiretti” del Brennero oggi è arrivato anche ilministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, reduce dal summit (contestato e con scontri) a Bruxelles. Il ministro ha annunciato l’incremento delle risorse per la zootecnia disposto dall’Unione Europea dopo la manifestazione di ieri a Bruxelles. Sul palco del campo base Coldiretti anche il sindaco Flavio Tosi particolarmente allarmato per la grossa concentrazione di ingressi con meta la provincia scaligera.

Il problema è reale, dice Giorgio Piazza: «Siamo ovviamente soddisfatti per la riuscita di questo presidio che ha visto anche oggi più di 1.500 agricoltori schierati, ma anche preoccupati perchè per tutelare la sicurezza alimentare di tutti i consumatori e garantire la tracciabilità dei prodotti bisogna arrivare a queste iniziative».

Anche oggi sono stati verificati da Guardia di finanza, Nas dei carabinieri e polizia stradale numerosi tir con carichi “misteriosi” di verdura, prodotti lattiero caseari, carne, yogurt ma anche scarpe e tessuti. «Sia chiaro non siamo contro l’export di altri Paesi -precisa Piazza- visto che anche l’Italia esporta, ma devono essere garantite le norme di tracciabilità e il confezionamento degli alimenti: ne va della sicurezza di tutti i consumatori, cioè della nostra salute»”.