Zona gialla a maggio? Quando diventeremo zona gialla? Il piano del governo per le riaperture dal 20 aprile

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 12 Aprile 2021 - 12:11| Aggiornato il 13 Aprile 2021 OLTRE 6 MESI FA
Zona gialla a maggio? Quando diventeremo zona gialla? Il piano del governo per le riaperture dal 20 aprile

Zona gialla a maggio? Quando diventeremo zona gialla? Il piano del governo per le riaperture dal 20 aprile (Foto d’archivio Ansa)

Zona gialla a maggio? Quando diventeremo zona gialla? E cosa accade con la zona gialla? Si riapre? Chi riapre? Sono le domande che si stanno facendo molti italiani in queste ore. Non solo quelli delle riaperture, non solo quelli di Io Apro. Tutti vogliono sapere cosa ci attende nell’immediato futuro.

E quella appena iniziata può essere una settimana cruciale per le riaperture. Se il miglioramento della situazione epidemiologica sarà confermato dai dati nei prossimi sette giorni, il governo è pronto ad anticipare alcune scelte prima della fine di aprile. Una delle riaperture che il Governo difende è senza dubbio quella della scuola.

Ma il Corriere della Sera scrive che il governo è pronto a riaprire dal 20 aprile, laddove sia consentito. Forse istituendo la zona giallo scuro. Con regole rigide, che però consentirebbero la riapertura di alcune attività. Come i ristoranti solo con prenotazione o cinema e teatri solo col tampone. Ma andiamo con ordine.

Zona gialla a maggio (o fine aprile): al ristorante solo con prenotazione

Una degli argomenti caldi di questo periodo è la riapertura di bar e ristoranti. Il governo prevede che potranno riaprire all’ora di pranzo. Le regole da seguire sono le solite: dispositivi di protezione individuale, igienizzazione sempre e distanziamento. A questo proposito, si cercherà di incentivare l’uso dei tavolini all’aperto. Si vocifera addirittura l’ipotesi della sospesione della tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Una novità importante sarebbe quella della prenotazione obbligatoria. Renderebbe ancora più facile il tracciamento.

Zona gialla a maggio: regole cinema, musei, teatri

Preotazione obbligatoria anche per musei, cinema, teatri. Qui potrebbero esserci ulteriori novità rispetto ai ristoranti. Per esempio la mascherina Ffp2 obbligatoria nei cinema. O l’esibizione del certificato vaccinale. Oppure ancora, un tampone negativo eseguito entro 48 ore. Misure ancora de definire con certezza.

Zona gialla a maggio o aprile: cosa cambia per palestre e piscine

Per quanto riguarda palestre e piscine, le regole per la riapertura riguardano soprattutto se limitare le attività a quelle individuali o permettere quelle di gruppo. Quel che sembra certo, è che da aprile si potrà tornare a fare sport negli impianti.

Zona gialla a maggio: spostamenti tra regioni

Altro grande tema, quello dello spostamento tra regioni. Sono mesi che bisogna restare confinati nella propria regione di residenza (a parte qualche rara eccezione). Invece si sta ragionando su quando e come riaprire, anche per favorire il turismo estivo. Molto dipenderà dall’andamento della campagna vaccinale.

Zona gialla a fine aprile o maggio: quali Regioni ci sperano

Naturalmente non tutte le Regioni hanno i numeri per poter aspirare alla zona gialla. Allo stato attuale, anzi, solo poche possono ambire a questo traguardo. Si tratta di Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise e le province di Trento e Bolzano. Ma attenzione anche al Veneto che potrebbe rientrare in questa short list.

Stando all’ultimo monitoraggio, ad oggi diverse regioni avrebbero numeri da zona gialla, con l’Rt sotto l’1. Tra cui il Lazio e il Veneto, le Marche e il Molise. Ma è anche vero che ci sono ben 13 Regioni e la provincia di Trento con il tasso di occupazione delle terapie intensive ancora sopra la soglia critica del 30%.

L’altro elemento che va tenuto in considerazione è la campagna vaccinale,. Ad oggi il 68,20% dei quasi 4,6 milioni di over 80 ha avuto almeno una dose ma la percentuale scende sotto il 20% nella popolazione tra 70 e 79 anni. Il richiamo è stato invece somministrato al 38,79% degli ultra ottantenni e solo al 2,48% dei settantenni. Dunque bisogna correre di più, perché la maggioranza degli anziani è ancora a rischio. Ed è per questi motivi che le eventuali aperture potrebbero scattare non prima del 20 aprile.