Vietnam. Aperto congresso del Partito Comunista al potere

Pubblicato il 21 Gennaio 2016 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA
Il congresso del partito

Il congresso del partito

THAILANDIA, BANGKOK – Si è aperto giovedi in Vietnam il congresso di otto giorno del Partito Comunista al potere, che culminerà con la nomina di un gruppo di leader che governerà il Paese per i prossimi cinque anni.

Il 12/mo congresso del partito, in programma ogni cinque anni, ha riunito 1.510 delegati in rappresentanza di 63 province, ministeri e altre organizzazioni di partito. Si chiuderà il 28 gennaio, quando verranno annunciati i nomi del nuovo segretario generale, di fatto il leader del Vietnam, del primo ministro, del presidente, del presidente dell’Assemblea nazionale e di altri alti funzionari.

L’attuale primo ministro Nguyen Tan Dung (66 anni) è in corsa per la carica di segretario generale del partito, in competizione con l’attuale segretario Nguyen Phu Trong (71). Dung è considerato un riformatore: nei suoi dieci anni in carica, ha insistito sull’adesione a una serie di trattati commerciali internazionali, a partire dal Partenariato Trans-Pacifico (Tpp) promosso dagli Usa, al tempo stesso cavalcando il nazionalismo anti-cinese sulla questione delle isole contese nel Mar cinese meridionale.

Trong è invece visto come un conservatore restio a opporsi a Pechino. Se di solito l’esito del congresso è deciso già con mesi di anticipo, questa volta gli analisti descrivono una lotta di potere tra due fazioni, che renderà incerto il quadro fino alla conclusione dei lavori.

Da prassi, l’età limite per assumere una carica nel politburo di 16 membri è di 65 anni. Tale criterio – sebbene i leader possano concedere una deroga – potrebbe essere utilizzato dalla fazione di Trong per opporsi alla nomina di Dung a segretario generale, magari con l’intenzione di trasferirla a un alleato più giovane dell’attuale segretario.