Clima. 13 mln di americani minacciati da innalzamento oceano

Pubblicato il 17 Marzo 2016 - 19:58 OLTRE 6 MESI FA
Lo scioglimento di un iceberg al polo nord

Lo scioglimento di un iceberg al polo nord

USA, ATLANTA – Sono piu’ di 13 milioni gli americani che rischiano di diventare ‘rifugiati’ entro il 2100, se il previsto cambio del clima continuera’ ai livelli attuali. A sostenere – dati alla mano – il pericolo di una massiccia e pericolosa migrazione interna, soprattutto verso il Nord, e specialmente dalle zone costiere del Sud dell’Unione, e’ un nuovo studio pubblicato su ‘Nature Climate Change’.

Gli scienziati hanno calcolato il previsto innalzamento del livello dell’oceano, causa lo scioglimento dei ghiacci polari, e delle acque interne, combinandoli con i dati sulla crescita della popolazione nelle aree costiere Usa: se i due processi proseguiranno inalterati – avverte il rapporto – saranno milioni gli americani costretti a lasciare le loro case sommerse dalle acque e migrare.

L’area piu’ colpita sara’ la contea di Miami-Dade in Florida con piu’ di 2 milioni di ‘rifiugiati’ possibili. Aree costiere del Nord come New York city dovrebbero reggere invece molto meglio. “Dobbiamo agire subito per rallentare l’innalzamento dei livelli del mare per invertire quanto temiamo, avverte lo studio guidato da Mathew Hauer, demografo della universita’ della Georgia.

Il rapporto cita tra i rimedi possibili la creazione di nuove zone paludose ad argine, e di ‘mura marine’. Se le previsioni peggiori si avverassero, per il 2100 l’oceano si alzera’ di 1,8 metri, con conseguenti inondazioni, aumento degli uragani ed altri disastri.