Abu Mazen: “Israele vuole separare Gaza da Cisgiordania per dare territorio ad Hamas”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Agosto 2014 - 15:25 OLTRE 6 MESI FA
Abu Mazen: "Israele vuole separare Gaza da Cisgiordania e regalare territorio ad Hamas"

Abu Mazen, leader della Onp palestinese (LaPresse)

GAZA – Israele sta tentando il possibile per separare la Striscia di Gaza dalla Cisgiordania e, per ottenere un cessate il fuoco, ha promesso ad Hamas 1.600 chilometri quadrati di territorio nella Penisola del Sinai. Lo ha detto in un’intervista ai media egiziani il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen.

Per il leader dell’Anp il progetto di fare di Gaza uno stato indipendente e separato dalla Cisgiordania si chiama “Igor Island” ed è al vaglio da diversi anni. Secondo Mazen, in questi giorni in Egitto per aumentare gli sforzi diplomatici per una tregua fra Hamas e Israele, “gli ultimi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza hanno lo scopo di continuare la scissione palestinese, ma pare che tale strategia non stia avendo molti effetti”.

Il presidente dell’Anp ha inoltre sottolineato che la Palestina sta facendo pressioni sulle organizzazioni internazionali, fra cui l’Onu, per ottenere la realizzazione di uno stato basato sui confini del 1967.

Intanto continuano i raid israeliani nella Striscia: nella notte due persone sono morte, mentre 20 palestinesi sono rimasti feriti. I caccia dell’esercito israeliano hanno bombardato il centro commerciale più grande di Gaza situato a Rafah.

Da mezzanotte di sabato 23 agosto l’esercito israeliano ha compiuto circa 20 attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. Fonti mediche e della polizia di Gaza aggiungono che nei raid sono morte fra sette e 10 persone, tra cui un bambino di 18 mesi e un ragazzino di 17 anni.

Il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Kidra, riferisce di sette morti: due persone sono rimaste uccise in due raid aerei avvenuti oggi, domenica 24 agosto,  vicino a una strada costiera, uno dei quali ha raggiunto un gruppo di persone che uscivano da una moschea dopo le preghiere del mattino; altre due persone sono morte quando è stata presa di mira una moto che seguiva un’auto con a bordo i feriti di un raid; inoltre un uomo è morto in un attacco aereo che ha colpito la sua auto; infine il bambino di 18 mesi e il ragazzino di 17 anni sono deceduti in un raid in un condominio a Gaza City.

Dall’inizio delle ostilità sono morti nella Striscia oltre 2100 palestinesi, bilancio che è ripreso a salire dopo lo stop all’ultimo cessate il fuoco.