Aereo Sinai, Egitto smentisce: “Mai parlato di una bomba”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2015 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA
Aereo Sinai, Egitto smentisce: "Mai parlato di una bomba"

Aereo Sinai, Egitto smentisce: “Mai parlato di una bomba”

IL CAIRO – “Non abbiamo mai parlato di una bomba a bordo dell’aereo caduto nel Sinai“. A smentire le notizie di questi giorni è il ministero dell’Aviazione civile egiziana, che sottolineano come il forte rumore registrato dalle scatole nere dell’aereo russo esploso in volo a Sharm el Sheik non sia quello di un ordigno.

Dopo le notizie apparse il 7 novembre su molti giornali, il ministero egiziano ha smentito con forza la teoria secondo cui una bomba sarebbe esplosa a bordo. Mohamed Rahma, dell’ufficio stampa del ministero dell’Aviazione civile egiziano, ha dichiarato:

“Gli investigatori internazionali che partecipano all’inchiesta hanno firmato l’ultimo comunicato ieri – 7 novembre, ndr – che non ha confermato un’esplosione a bordo dell’aereo. Sfortunatamente ci troviamo a combattere una guerra mediatica ed una guerra dei servizi che mira a sfruttare lo schianto dell’aereo per colpire l’economia egiziana e il turismo, ma questa guerra non impedirà di lavorare per arrivare alla verità su quello che è realmente accaduto all’aereo. La Commissione prosegue il suo lavoro in modo trasparente e non è sotto la tutela di alcuna persona, ne’ dell’Egitto o di altre persone che possano imporre un loro orientamento.

Quello che alcuni media hanno scritto sul rumore registrato dalle scatole nere dell’aereo è stato rivelato da una fonte dell’inchiesta che non ha voluto dare il suo nome e noi non rispondiamo a fonti anonime. In incidenti di questo tipo bisogna citare il nome della fonte, è una chiara menzogna. Il comunicato siglato (ieri, ndr) non dice che questo rumore corrisponda ad una esplosione”.

Il presidente del team egiziano ha poi aggiunto che

“la Commissione sta studiano con grande interesse tutti i possibili scenari per determinare la cause dell’incidente e che al momento non è ancora giunta ad una conclusione definitiva. Invitiamo pertanto i media a non precipitarsi a delle conclusioni affrettate e far a fare lavorare la Commissione in serenità”.