Afghanistan, almeno 90 morti dopo il raid Nato. Proteste di Karzai, polemiche in tutto il mondo

Pubblicato il 5 Settembre 2009 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA

Divampa in tutto il mondo la polemica sull’Afghanistan dopo che un raid aereo dell’Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza guidata dalla Nato,  ha causato almeno 90 vittime nei pressi di Kunduz,  nel nord del Paese.

Gli aerei Nato  hanno bombardato alcune autocisterne che erano state sequestrate da un commando di taliban lungo la strada che, nel distretto rurale di Ali Abad, conduce al villaggio di Angorbagh, nella provincia settentrionale di Kunduz proprio mentre i taliban stavano distribuendo carburante alla popolazione civile.

La polemica è interna alla stessa Nato: mentre Berlino esclude categoricamente il coinvolgimento di civili, limitandosi  a parlare di un »gran numero di talebani uccisi,dal portavoce delle forze occidentali Eric Tremblay arrivano le prime ammissioni: «Sembra che molti feriti civili siano stati evacuati e ricoverati in ospedali locali. C’è forse un diretto legame con l’incidente avvenuto con due autocisterne».

Duro il commento del presidente afghano Hamid Karzai secondo cui «colpire i civili è inaccettabile. Persone innocenti non devono rimanere uccise o ferite in operazioni militari.

Karzai, «esprimendo il suo profondo dolore per la perdita dei compatrioti» ha anche annunciato l’imminente apertura di un’inchiesta per fare luce sull’accaduto.

Secondo fonti talebane, intanto, le vittime del raid sarebbero almeno 150. Circostanza che, al momento, non trova conferme.

In Germania, intanto il livello della tensione è altissimo. Ad ordinare il raid, infatti, è stato proprio il comandante tedesco della zona. Nel Paese, il governo è uscito indebolito dalle ultime elezioni amministrative e il 61% dei tedeschi, in un recente sondaggio, si è detto a favore del ritiro dal Paese asiatico. L’opposizione di sinistra chiede un’immediato ritiro dall’Afghanistan.

Anche negli Usa divampano le polemiche: dopo la pubblicazione di una foto che mostra un soldato morente, il ministro della difesa Robert Gates ha parlato di «raccapricciante violazione del buon senso e del rispetto delle persone».

Fa discutere, però, anche il raid che segue, di pochi giorni, il giro di vite voluto dall’esercito usa sulle operazioni aeree nella zona. Il generale Stanley Mc Crystal, infatti, ha ordinato un drastico calo del numero di bombardamenti per limitare il numero di vittime civili. I risultati, per ora, non si vedono.