Afghanistan. Proteste per il Corano bruciato: “Morte all’America”

Pubblicato il 24 Febbraio 2012 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA

KABUL – Centinaia di dimostranti hanno marciato verso il palazzo del presidente afghano Hamid Karzai, cantando “Morte all’America”, nel quarto giorno di proteste dopo il rogo di copie del Corano nella base militare Usa di Bagram. Il generale John Allen, comandante della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato), ha rivolto oggi un appello ”ai membri dell’Isaf e agli afghani in tutto il paese” a dare prova di pazienza e moderazione mentre e’ in corso l’inchiesta sul rogo delle copie di Corano avvenuta giorni fa nella base americana di Bagram.

Negli ultimi tre giorni, violente proteste anti-americane in tutto l’Afghanistan hanno avuto un bilancio di almeno 17 morti e 40 feriti. In un comunicato si precisa che un team investigativo congiunto, Isaf e afghano, continua il suo lavoro sulla distruzione del materiale religioso islamico anche con l’interrogatorio di testimoni ed in vista di fissare una data per la fine dell’inchiesta. ”Crediamo – ha sottolineato Allen – che lavorare con i dirigenti afghani sia per noi l’unico modo per correggere questo enorme errore e assicurare che non accada mai piu”’.

Per questo, ha concluso, ”rivolgo un appello affinche’ ovunque nel paese i membri dell’Isaf e gli afghani diano prova di pazienza e moderazione mentre stiamo continuando a riunire gli elementi necessari per comprendere cosa e’ successo nella notte di domenica scorsa”.