Afghanistan: Rokhshana, lapidata a 19 anni perché innamorata

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2015 - 07:51 OLTRE 6 MESI FA
Afghanistan: Rokhshana, lapidata a 19 anni perché innamorata

Afghanistan: Rokhshana, lapidata a 19 anni perché innamorata

KABUL – L’avevano fatta sposare contro la sua volontà con un uomo più anziano, era scappata con un ragazzo della sua età. E’ tutta qui la vita, e la colpa, di Rokhshana, 19 anni, afgana.

Nel video che gira in rete è poco più di un’ombra, messa dentro una fossa scavata in terra. Si vede solo la testa uscire, intorno a lei uomini più anziani che tirano pietre, finché il suo lamento non diventa un grido e dopo il grido il silenzio.

Rokhshana è stata condannata dai talebani in un giudizio sommario ed è stata lapidata a morte nell’Afghanistan occidentale giorni fa. Il generale Mustafa, capo della provincia di Ghor dove la vicenda è avvenuta, ha riferito che la donna era stata costretta a sposare un uomo molto più anziano di lei e poco tempo dopo era fuggita sulle montagne con un amico.

Catturata e sottoposta al giudizio di un tribunale talebano in un villaggio a circa 40 chilometri da Firozkoh, capoluogo della provincia, la giovane è stata condannata e lapidata una settimana fa.  Un video, fatto circolare su Facebook e su altri social network, mostra la ragazza in una buca nel terreno che urla di disperazione mentre un gran numero di uomini infuriati le gettano contro pietre, fino ad ucciderla.

La governatrice di Ghor, Seema Joyenda, una delle due uniche donne che ricoprono questa carica in Afghanistan, ha confermato l’incidente sostenendo che Rokhshana è stata “lapidata a morte dai talebani, leader religiosi e Signori della Guerra incoscienti”.

Condannando vigorosamente la lapidazione della giovane, Joyenda ha anche sollecitato il governo centrale ad intervenire in modo determinato contro gli autori di simili atti e sottolineato che la presenza in Ghor di oltre 10.000 uomini armati fuorilegge ha prodotto numerose violazioni dei diritti delle donne.

Una vicenda che ha creato indignazione anche qui in Italia.

 “Di fronte alle immagini della lapidazione di una giovane donna afghana di soli 19 anni che si chiamava Rokhshana non basta provare sgomento”. Lo dichiara il senatore Pd Roberto Cociancich. “Il video che ritrae questa esecuzione – prosegue Cociancich – sta facendo il giro del web e giustamente fa orrore. Ma la nostra reazione non si può fermare a questo. Da quando il Grande Gioco attorno all’Afghanistan si è interrotto con il disimpegno de facto dell’Occidente da quel disgraziato Paese, sta facendosi largo l’idea che tutto ciò che avviene laggiù sia inevitabile, ora che da lì non proviene più la principale minaccia di terrore e sfida alle nostre democrazie. Che fare allora? Occorre tenere alta in primo luogo l’attenzione verso le notizie, quasi sempre tragiche, come nel caso di Rokhshana, che filtrano. Una settimana fa, in qualità di capogruppo Pd in commissione Politiche dell’Unione europea di Palazzo Madama e responsabile Ue per il partito, ho incontrato in Senato una delegazione del Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane, che da anni lavora sui temi dei diritti e opera a fianco di diverse associazioni afghane sostenendo i loro progetti. Questi gruppi e queste persone vanno sostenuti e a questo proposito ricordo che la legge di stabilità ora in discussione prevede un aumento dei fondi per la cooperazione. Quando si tratta di diritti umani infatti, – conclude il senatore dem – la politica deve sempre fare la sua parte, sia che si parli di Paesi toccati dalla Storia, sia che si tratti di persone che pagano, come nel caso di questa giovane donna afghana, solo la colpa di vivere in un contesto arretrato in cui il valore supremo della vita umana è il più delle volte dimenticato”.