Usa, studente ucciso nel Campus da un poliziotto

Pubblicato il 8 Ottobre 2012 - 22:40 OLTRE 6 MESI FA
Gilbert Thomas Collar

MONTGOMERY – Ucciso nel campus dell’università. E’ successi a Gilbert Thomas Collar, studente diciottenne della University of South Alabama. A premere il grilletto un poliziotto del Campus.

Il ragazzo era disarmato, e nudo. Secondo l’agente avrebbe tentato di aggredirlo. E lui l’ha colpito dritto al petto.

Secondo i media americani, il poliziotto sarebbe andato a verificare da dove venissero alcuni rumori all’esterno dell’ufficio della polizia del campus. Avrebbe ordinato più volte al giovane di fermarsi, invano, e quindi avrebbe sparato. Gli investigatori hanno aperto un’inchiesta, anche per verificare se al momento dell’incidente Collar fosse sotto l’effetto di alcool o droghe.

Secondo un comunicato dall’università, il giovane “si comportava in modo strano”.  Un portavoce dell’università ha definito l’episodio “una tragedia”, senza però rivelare ulteriori dettagli sulle indagini, mentre sono sotto shock i compagni di studi del ragazzo, perché nessuno lo aveva mai visto avere atteggiamenti aggressivi.

La tragedia in Alabama è solo l’ultima di una serie che ha per protagonisti membri delle forze dell’ordine, pronti ad usare la pistola anche quando potrebbero lasciarla nella fondina.

Quest’estate nel cuore di Manhattan, a Times Square, un uomo, sorpreso a fumare marijuana, è stato ucciso con una raffica di colpi per aver estratto un coltello da cucina. Due settimane dopo, sempre a New York, nel corso di una sparatoria davanti all’Empire State Building diversi passanti sono rimasti feriti da colpi esplosi dalla polizia.

Poi l’episodio nel Bronx di un uomo rapinato e ucciso da un agente perchè scambiato per il rapinatore. Infine a Houston, in Texas, è stato recentemente freddato un uomo in sedia a rotelle senza un braccio e una gamba: gli agenti temevano li stesse minacciando con un oggetto metallico, salvo poi scoprire che si trattava solo di una penna.