“Alibis&Paybacks”: da Los Angeles l’agenzia che organizza piccole vendette a pagamento

di Dini Casali
Pubblicato il 2 Novembre 2009 - 14:12| Aggiornato il 14 Luglio 2011 OLTRE 6 MESI FA

vendettaLa vendetta, si sa, è un piatto che si serve freddo: la novità è che si può ottenere su ordinazione, “à la carte”. Due giovani americane – la vendetta è femmina –  hanno trasformato il risentimento in un business. A Los Angeles hanno messo su un’agenzia che organizza piccole spedizioni punitive (niente di violento, solo sani insulti e contumelie)a richiesta con prezzi molto abbordabili. L’hanno chiamata “Alibis&Paybacks”, un modo carino per sostenere la legittimità di provvedimenti ad hoc che risarciscano la folta schiera dei traditi delle balle dei bugiardi o riparino i torti inflitti agli umiliati da qualche persecutore a piede libero.

Il catalogo offerto da Adrienne Ferguson e Michelle Duke è vario e allettante. Si preparano efficaci poster o flyer: il malcapitato vedrà il suo nome e le sue malefatte pubblicizzate agli angoli delle strade, al bar della pausa pranzo, sotto il portone di casa. Uno sputtanamento in grande stile.

Più sfiziosa è la vendetta consumata on line grazie alla vantaggiosa offerta di un sito ad hoc, una “lies hotline” che diffama alla grande nel vasto uditorio del web: è un po’ cara, circa 250 dollari, ma è altamente soddisfacente, solo per i risentiti più esigenti.

Come ogni buona idea che si rispetti anche Alibis&Paybacks è figlia della necessità: Adrienne aveva perso il lavoro. La crisi l’ha costretta a reinventarsi, o come dice chi licenzia, a riposizionarsi. Per ora il businness va, in attesa che qualche avvocato non le faccia causa.