Ammazza la figlia e chiama la polizia: “Si è sparata in faccia”. Arrestato

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Uccide la figlia e chiama la polizia: "Si è sparata in faccia". Arrestato

Uccide la figlia e chiama la polizia: “Si è sparata in faccia”. Arrestato

OKLAHOMA CITY (USA) – Il 29 giugno aveva chiamato la polizia chiedendo di accorrere, perché la figlia si era suicidata in casa. Ma pochi giorni dopo, il 4 luglio, è stato arrestato con l’accusa di averla uccisa lui la figlia. Ronald McMullen, americano di 43 anni, dovrà rispondere del reato di omicidio volonrario nei confronti di Kailee McMullen, una giovane soccorritrice di ambulanza di 22 anni.

“Mia figlia si è sparata in faccia. Venite subito”, aveva detto al telefono con il 911 lo scorso 29 giugno. Ma quando gli agenti di polizia sono arrivati, hanno capito subito che c’era qualcosa di strano. Ad uccidere la ragazza è stato un unico colpo di pistola esploso in pieno volto. Ma in cucina la polizia scientifica ha rilevato tracce di sangue cancellate subito dopo la morte di Kailee, prima dell’arrivo della polizia.

“Ero in un’altra stanza. Ho sentito un colpo di pistola e l’ho trovata così”, ha spiegato agli agenti McMullen. Ma questi hanno notato che l’uomo stava cercando di pulirsi i vestiti macchiati di sangue con un asciugamano. Bloccato dagli agenti, si è sporcato volontariamente con del fango in giardino.

Alla fine cinque giorni dopo la morte di Kailee la polizia ha arrestato McMullen. Dalle indagini è anche emerso che l’uomo in passato aveva molestato la figlia e l’aveva più volte picchiata.