L’amore nell’aria, in Cina le lucciole simbolo del romaticismo diventano un business

Pubblicato il 19 Agosto 2010 - 08:01 OLTRE 6 MESI FA

Le lucciole simbolo di romanticismo in Cina diventano un business. Lo riferisce lo Shanghai Daily. I piccoli insetti sono diventati richiestissimi nel paese negli ultimi tempi. I venditori sostengono che sono un dono ideale per i fidanzati e gli amanti. Le lucciole costano da un minimo di 5 yuan (circa 50 centesimi) a un massimo di 10 yuan (1 euro circa) l’una e sono vendute in barattoli con piccoli forellini per consentire il passaggio dell’aria.

Nonostante il caldo di questi giorni, numerose persone fanno anche file lunghissime per potersi accaparrare la propria lucciola. La maggior parte delle lucciole vendute nelle grandi città come Shanghai provengono da altre province, come lo Yunnan e lo Shandong. Tuttavia questi animali sono particolarmente sensibili all’umidità e alle temperature. Spesso quindi capita che muoiano durante il tragitto prima di arrivare nelle città.

”Su 3.000 lucciole – spiega Qiu, un venditore – 1.600 sono morte per strada, e questa per me e’ una grave perdita economica, perché un singolo trasporto mi costa 100 yuan”. Altre volte capita che le lucciole arrivino vive in città, ma poi a causa del caldo muoiano nel giro di due o tre giorni. Gli esperti dicono infatti che la temperatura ideale per le lucciole è di 27-28 gradi.

”Molti anni fa Shanghai aveva un buon habitat per le lucciole – ha spiegato Jin Xingbao, esperto della materia – ma ora con i cambiamenti climatici e lo smog, gli insetti sono scappati via”. La moda delle lucciole non ha tuttavia convinto tutti. ”Non ritengo le lucciole simbolo di romanticismo – spiega Iris Hu, un giovane laureato – e mi sembra crudele che questi insetti debbano essere tolti dal loro ambiente naturale e spesso poi morire perché qualcuno li trova romantici”.

La moda di avere in casa insetti ha antiche radici in Cina. Nell’antichità le concubine del palazzo imperiale ad esempio tenevano nelle loro stanze dei grilli per trovare conforto – a quanto si dice – alla loro solitudine con il loro canto. L’usanza si è poi perpetrata e i cinesi hanno continuato ad allevare e avere in casa grilli (tenendoli in piccole gabbiette) e uccelli.