LUANDA (ANGOLA) – Diecimila dollari per una settimana con una prostituta “normale”, fino a 100mila per attrici e volti noti della tv brasiliana: sono queste le tariffe praticate dall’organizzazione smantellata in Brasile che gestiva un traffico di ragazze tra San Paolo e Luanda, capitale dell’Angola.
L’operazione chiamata ‘Garina‘ (ragazza in dialetto angolano, ndr), ha portato in carcere 5 persone, fra cui due angolani, mentre altre 11 sono ricercate. Secondo quanto ha dichiarato la polizia brasiliana alla stampa, il traffico era attivo da circa sei anni e ha generato un giro d’affari di circa 45 milioni di dollari. L’organizzazione si occupava di procurare i documenti alle giovani che restavano una settimana nel paese di destinazione.
Sono stati provati viaggi non solo verso Luanda ma anche verso il Portogallo e il Sudafrica. Gli agenti hanno provato che alcuni imprenditori e ex politici angolani hanno pagato 100mila dollari per donne del mondo dello spettacolo brasiliano.
“Alcune delle vittime sono state private della loro libertà e obbligate ad avere rapporti senza preservativo – ha spiegato la polizia alla stampa – i trafficanti poi somministravano loro un falso trattamento anti Aids per tranquillizzarle”.
Le accuse sono associazione a delinquere, traffico internazionale di essere umani, sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona e attentato alla salute, reati che sommati prevedono fino a 31 anni di carcere.