Arabia Saudita: rese uomo paralitico, il giudice lo punisce spezzandogli la spina dorsale

Pubblicato il 20 Agosto 2010 - 23:23| Aggiornato il 21 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

La legge del taglione nella provincia di Tabuk, in Arabia Saudita, è seguita a tal punto che un uomo è stato condannato ad avere la spina dorsale danneggiata per renderlo paralitico. Motivo: un giovane da lui aggredito a colpi di mannaia era rimasto a suo tempo paralizzato. Cosi’ un giudice ha deciso che per equiparare il torto commesso l’aggressore deve ora essere messo nelle stesse condizioni. Lo riferisce oggi l’emittente americana Cbs, precisando che la vicenda risale a circa sei mesi fa.

Un giudice della provincia di Tabuk ha presentato formale richiesta a più ospedali della zona chiedendo indicazioni precise di natura medica su come procedere per causare un certo tipo di danni permanenti a una spina dorsale. Perché é sua intenzione infliggere lo stesso tipo di paralisi subita a suo tempo da Abdul Azis al Mutairi, 22 anni, un giovane rimasto disabile dopo essere stato aggredito due anni fa. L’aggressore, condannato a suo tempo a 14 mesi, è uscito al carcere dopo 7 mesi e ora è libero di condurre la sua normale vita di insegnante.

La famiglia della vittima non ha accettato questo stato di cose, ne’ ha accettato risarcimenti in denaro – il cosiddetto ‘prezzo del sangue’ – ma ha chiesto al giudice l’applicazione integrale della legge del taglione: occhio per occhio, dente per dente, spina dorsale per spina dorsale. Il giudice Saoud bin Suleiman al-Youssef – riporta la Cbs citando la stampa locale – avrebbe accolto come legittima la richiesta avanzata in tal senso dalla famiglia Mutairi, e chiesto dunque ad alcuni ospedali della zona ragguagli tecnici al riguardo.

Uno dei nosocomi gli ha risposto spigandogli che se si vuole provocare una paralisi esattamente di quel tipo è necessario intervenire su un certo nervo della spina dorsale e lederlo in un certo modo. La Cbs ha precisato che finora non sono stati trovati ospedali disposti a ‘eseguire’ la sentenza, e non è detto nel servizio se e come il giudice abbia intenzione di procedere.