Arabia Saudita, negozi di lingerie off limits per gli uomini

Pubblicato il 5 Dicembre 2011 - 19:28 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Arabia Saudita, paese dei paradossi. Non possono guidare l'automobile ne' andare dal medico senza permesso o viaggiare se non scortate da un 'guardiano' maschio eppure, fino ad oggi, le donne saudite se volevano comprare un reggiseno, una guepiere o delle calze a rete dovevano rivolgersi ad un uomo perche' solo a loro era consentita la gestione dei negozi d'intimo del regno.

A correggere il tiro ci ha pensato un decreto firmato dal re Abdullah bin Abdelaziz che sancisce che dal 4 gennaio del 2012 le boutique di articoli femminili, come cosmetici e biancheria, saranno dominio esclusivo del gentil sesso. Rigorosamente interdette agli uomini.

In realta' piu' che di svolta rosa si tratta piuttosto di una mossa dalle finalita' puramente economiche il cui obiettivo e' di combattere la disoccupazione femminile. Economisti e analisti finanziari stimano che l'applicazione del decreto potrebbe garantire all'economia saudita un introito pari a 144 miliardi di riyal all'anno.

Ed il ministero saudita del Lavoro – cosi' ci tiene a far sapere l'ambasciata saudita a Roma – porterebbe alla creazione di 400-500mila posti di lavoro alle donne saudite nei prossimi cinque anni.

Il decreto reale, emanato in luglio ed ora prossimo a diventare operativo, stabilisce delle regole precise per le nuove venditrici: le commesse di intimo dovranno lavorare con il capo ed il corpo coperto coperti come prescrive la legge islamica. Inoltre e' bandita da parte loro qualsiasi forma di linguaggio non pudico con le clienti.

Le commesse saudite, inoltre, non dovranno essere visibili dall'esterno dei negozi. Se un uomo poi dovesse avere la malaugurata idea di mettere un piede nella boutique sara' subito bloccato da guardie preposte alla sicurezza nonche' immortalato da apposite telecamere. In ogni caso i trasgressori della legge verranno puniti per vie legali.

In Arabia Saudita si contano 36.000 businesswoman che, con le loro aziende rappresentano il 4.3% dell'insieme delle compagnie private del regno. Il volume dei loro investimenti sul mercato saudita – sono dati diffusi dalla Camera di commercio di Riad – equivale a 3 miliardi di riyal (un euro vale circa 5 riyal) e le riserve possedute dalle donne e depositate nelle banche si attestano sui 375 miliardi di riyal.

Mancano tre anni all'annunciata storica partecipazione delle saudite al voto, nell'attesa le donne del regno affinano le loro capacita' manageriali.