Gran Bretagna, a York ottanta scheletri di gladiatori romani nei giardini di casa

Pubblicato il 7 Giugno 2010 - 16:51 OLTRE 6 MESI FA

Quando si dice avere degli scheletri nell’armadio… A York, nella regione inglese dello Yorkshire,  gli abitanti si sono ritovati nei giardinetti di casa più di ottanta scheletri dalla testa mozzata.

Gli inquietanti resti, si è scoperto, appartengono a del gladiatori romani vissuti 1800 anni fa.

Ad attestare l’età degli scheletri è stata l’Università del Central Lancashire. La loro “professione” di gladiatori è dimostrata invece dai segni dei morsi di leone e di colpi di martello.

Ma la prova regina nel riconoscimento degli antichi natali degli scheletri è venuto dall’esame delle braccia: le ossa, tutte di uomini giovani e robusti, mostravano segni che fanno dedurre un maggiore sviluppo del braccio destro, caratteristica descritta dagli scrittori latini come comune agli schiavi addestrati fin dalla giovane età.

Dagli esami sui denti è emerso poi che gli uomini provenivano da numerose province romane, tra cui il Nord Africa, uno dei tradizionali luoghi di provenienza dei gladiatori.

“Non ci sono altri cimiteri di gladiatori così ben conservati in nessuna altra parte del mondo”, ha dichiarato Michael Wysocki, professore di antropologia e archeologia presso l’università del Central Lancashire, che ha aggiunto: “Nulla di simile a quei morsi è mai stati rinvenuto su uno scheletro romano. E’ molto improbabile che questo individuo fosse stato attaccato da un leone o da una tigre tornando dal pub a York 2.000 anni fa”.

Kurt Hunter-Mann, membro della York Archeological Trust è d’accordo sull’importanza del morso: “E’ una delle prove più significative. Il morso di un grosso carnivoro – probabilmente un leone, ma anche una tigre o un orso – deve per forza essere stato provocato in un’arena”.

Le precedenti teorie riguardo all’identità degli scheletri sono tante. Alcuni avevano ipotizzato che si trattasse di alcuni aristocratici la cui rivolta era stata fermata da Caracalla. Altri sospettavano un rito pagano che terminava con la decapitazione, altri ancora temevano si trattasse dello sterminio di una minoranza, forse cristiani.