Assange: “Mi avete abbandonato”. Australia respinge le accuse

Pubblicato il 20 Giugno 2012 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA

SYDNEY, 20 GIU – Il governo australiano ha respinto le accuse del fondatore di Wikileaks Julian Assange, di averlo abbandonato ”ignorando di proteggere un loro cittadino perseguitato politicamente”. E ha ribadito che continua a fornirgli ”il pieno sostegno, come a ogni altro cittadino australiano in simili circostanze”.

Quanto alla posizione del governo verso la sua richiesta di asilo politico in Ecuador, ”e’ una decisione che riguarda solo lui”. Lo ha detto il ministro del Tesoro Wayne Swan, facente funzione di premier mentre Julia Gillard e’ a Los Cabos per la riunione del G20.

La stessa Gillard ha ribadito da Los Cabos che ”le decisioni e le scelte del signor Assange possono essere prese solo da lui, mentre l’Australia continuera’ ad assicurargli pieno sostegno consolare ”ad ogni passo”. ”I nostri funzionari consolari sono in contatto con lui e con l’ambasciata ecuadoriana a Londra per tenersi al corrente”, ha aggiunto.

Secondo il deputato dei Verdi Adam Bandt invece ”e’ vergognoso” che Assange sia stato costretto a rivolgersi all’Ecuador per aiuto, e ha chiesto al governo di usare le sue ”relazioni speciali” con gli Usa per chiedere quali piani abbiano nei suoi riguardi. ”Se e’ vero che gli Usa intendono sottoporlo a un processo in cui rischia la pena di morte, dovrebbe essere motivo di grave preoccupazione per il governo australiano”, ha detto.

Mentre i sostenitori di Assange in Australia tengono veglie nelle città principali presso uffici governativi, la madre Christine applaude alla sua decisione di chiedere asilo nell’ambasciata ecuadoriana a Londra, e spera ”disperatamente” che l’Ecuador decida di proteggere suo figlio. Julian e’ un prigioniero politico e la richiesta di asilo e’ il corso d’azione ovvio, ha detto. I paesi del terzo mondo, come l’Ecuador, sono grati a suo figlio per aver rivelato frodi negli aiuti e peggio, perpetrate dagli Usa e dagli altri paesi del primo mondo, ha aggiunto Christine Assange.