Attore egiziano abbraccia collega israeliana: al Cairo vogliono sospenderlo

Pubblicato il 17 Giugno 2010 - 12:13 OLTRE 6 MESI FA

Quando un abbraccio crea imbarazzo diplomatico: il protagonista è l’attore egiziano Khaled al-Nabawy che a Cannes ha cinto la sua collega israeliana Liraz Chahri.

Appena tornato in patria dopo la passerella alla Croisette al Nabawy ha trovato una brutta sorpresa: il sindacato attori egiziani ha aperto un’inchiesta sul film “Fair game” e soprattutto su quell’abbraccio con l’accusa di «normalizzazione dei rapporti con Israele». Tra Il Cairo e Tel Aviv infatti non corre buon sangue da 40 anni per la questione palestinese, dopo la guerra dei Sei giorni e quella del Kippur, nonostante sia stata ufficialmente firmata la pace.

«Mi hanno messo sotto processo», si è lamentato l’attore che sarà interrogato da Ashraf Zaki, leader del sindacato: «Gli chiederò se sapeva, prima di firmare per la parte, che la Charhi era una cittadina americana d’origine israeliana e che aveva prestato due anni di servizio nell’esercito sionista».

E se le cose non andranno per il verso giusto la sua carriera potrebbe essere sospesa a lungo. La collega israeliana Liraz è sconvolta: «Lavorare insieme non è sembrato strano a nessuno dei due. E a Cannes, quando ci hanno fatti sedere vicini, non ci abbiamo fatto gran caso. Khaled non ha detto nulla nemmeno quando ci han fatto quelle foto. Io lo sapevo che qualcuno si sarebbe arrabbiato. Ma credevo che, vedendoci insieme, passasse anche un altro tipo di messaggio. Non potevo immaginare una simile ostilità. E che l’avrebbero addirittura messo alla porta».