Australia, madre uccide figlia col tubo dell’aspirapolvere. Condannata a 7 anni

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Agosto 2013 - 19:06 OLTRE 6 MESI FA
Australia, madre uccide la figlia col tubo dell'aspirapolvere. Condanna a 7 anni

Australia, madre uccide la figlia col tubo dell’aspirapolvere. Condanna a 7 anni

BRISBANE  – Una mamma del Queensland, in Australia, ha causato la morte della figlia con il tubo dell’aspirapolvere  e per questo è stata condannata a 7 anni di prigione. La donna di 28 anni, originaria della Nuova Zelanda, è stata giudicata in ultimo grado colpevole di “manslaughter” (omicidio colposo associabile a quello preterintenzionale secondo la legge italiana), dopo essersi dichiarata lei stessa responsabile per l’accaduto. Il marito australiano della donna, 24 anni, è stato anche lui dichiarato colpevole e per questo condannato a tre anni di galera per aver ignorato gli abusi della donna sulla bambina.

La piccola, di 8 anni, è stata trovata morta a Cairns nel novembre 2011. Il suo corpo era quasi interamente coperto di lividi, e i medici avevano concluso che fosse morta per un’emorragia in seguito ad un trauma causato da un corpo contundente. Martedì scorso, la suprema corte australiana ha ascoltato la testimonianza della madre che ha ammesso di aver picchiato la bambina con il bastone dell’aspirapolvere dopo che si era rifiutata di lavare i piatti. A seguito di un altro episodio di violenza, invece, aveva rinchiuso la bambina in una stanza con le luci spente così che il suo compagno non potesse vedere i lividi che le aveva inflitto.

Nei giorni precedenti la sua morte la ragazzina lamentava vertigini e aveva bisogno di aiuto per andare alla toilette, tanto erano gravi le ferite inferte. La donna avrebbe poi raccontato alla polizia che credeva che la figlia stesse esagerando i sintomi. Il 28 novembre 2011, la donna ha chiamato un’ambulanza dopo aver rinvenuto la bambina priva di sensi a letto. Quando il personale dell’ambulanza ha chiesto alla donna dei lividi cosparsi sul corpo della piccola, ha risposto:” Non voglio mentirvi, alcuni glieli ho procurati io”.