Baba Vanga ha predetto la terza guerra mondiale? Ecco cosa non torna

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2017 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA
Baba Vanga ha predetto la terza guerra mondiale? Ecco cosa non torna

Baba Vanga ha predetto la terza guerra mondiale? Ecco cosa non torna

ROMA – Baba Vanga è stata una sensitiva bulgara vissuta nel Secolo scorso, una sorta di Nostradamus al femminile. Le ultime predizioni attribuitele riguardano una imminente Terza guerra mondiale. A Baba Vanga viene attribuita anche la predizione dell’11 settembre. A lei ne vengono attribuite anche di originali: quella di uno tsunami nel 2004, il disastro nucleare di Fukushima e la nascita di Isis. Infine recentemente gli si attribuisce anche la predizione di una Terza guerra mondiale.

Ma Richard Saunders vicepresidente dell’associazione Australian Skeptics Inc (una sorta di Cicap australiano), ha studiato il caso riscontrando le solite anomalie che spesso saltano fuori quando si affronta il tema della parapsicologia. Negli ultimi otto anni tutte le predizioni attribuite alla sensitiva bulgara risultano avere una precisione che non supera il 5%, sempre in circostanze nelle quali queste risultano abbastanza banali. Anche la più recente sulla Terza guerra mondiale è chiaramente condizionata dalle circostanze geopolitiche attuali.

Come spiega Fanpage,

Così come nel caso di Nostradamus non sono mai state annunciate previsioni con un certo anticipo sul fenomeno in questione. Nessuno ha mai allertato i cittadini di New York prima degli attacchi alle Torri gemelle, precisando che tutto era stato già scritto da un profeta francese secoli prima. Tra i fenomeni che spiegano le predizioni attribuitele quello del “cherry picking”, ben noto anche quando si devono prendere in esame gli articoli scientifici prima della pubblicazione (peer review), le varie traduzioni e interpretazioni finora prodotte hanno subito spesso variazioni a seconda del contesto storico in cui venivano annunciate. Pare che circolino anche scritti attribuiti direttamente a lei, cosa poco probabile, dato che si trattava di una semianalfabeta. Questo è fondamentale perché nulla ci garantisce l’autenticità delle affermazioni attribuitele.