Baba Vanga, l’ultima profezia: “Nel 2022 potrebbe arrivare una nuova pandemia”

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Ottobre 2021 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA
Baba Vanga, l'ultima profezia: "Nel 2022 potrebbe arrivare una nuova pandemia"

Baba Vanga, l’ultima profezia: “Nel 2022 potrebbe arrivare una nuova pandemia” (Foto Ansa)

Nel 2022 arriverà una nuova pandemia. E’ la profezia di Baba Vanga, la veggente bulgara che già aveva previsto il Covid nel 2020 parlando di una malattia che avrebbe riguardato il monto intero e cambiato le nostre abitudini.

In questa profezia Baba Vanga afferma che “gli esseri umani si abitueranno a un nuovo virus”. Non è chiaro se il nuovo virus sia proprio il Covid-19, col quale impareremo a convivere, o se possa arrivarne un altro.

Secondo gli esperti il riferimento di Baba Vanga potrebbe essere a un nuovo ceppo di coronavirus, ma non è escluso che intendesse proprio un nuovo patogeno.

Baba Vanga, la nuova profezia

Nella seconda profezia, Baba Vanga parla di “molti disastri naturali”, il che potrebbe essere un riferimento agli insoliti fenomeni a cui assistiamo sempre più spesso a causa dei cambiamenti climatici, come la moria in massa di pesci, le grandi inondazioni, lo scioglimento dei ghiacci e così via. 

La conclusione di Baba Vanga è inquietante: “Molti esseri viventi vengono distrutti qui. Non solo, i sopravvissuti moriranno per una grave malattia”.

Chi è Baba Vanga, la Nostradamus dei Balcani

Classe 1911, diventata cieca in seguito ad un terribile temporale, Vangelina Pandeva Gushterova è una figura avvolta nel totale mistero e quasi venerata da molti in Bulgaria e dintorni (nacque in Macedonia) già in vita e ancora di più dopo la morte, avvenuta nel 1996.

Secondo i suoi seguaci, Baba Vanga era in grado di leggere nel pensiero e di prevedere il futuro e la sua fama fu tale che anche i leader comunisti in Bulgaria si servirono di lei per organizzare la loro agenda politica.

Conosciuta come la “Nostradamus dei Balcani”, ancora nel 1979 parlò di eventi collegabili alla fine dell’Unione sovietica (“Tutto si scioglierà, come il ghiaccio, e solo uno non sarà toccato, Vladimir, la sua gloria, la gloria di Russia”) e predisse che “due uccelli di ferro” avrebbero attaccato gli Usa, in una visione che in qualche modo divenne realtà con gli attacchi alle Torri Gemelle.