Backpage.com, chiusi annunci di escort in Usa: aiutava traffico bambini? FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2017 - 07:12 OLTRE 6 MESI FA
Backpage.com, chiusi annunci di escort in Usa: aiutava traffico bambini?

Backpage.com, chiusi annunci di escort in Usa: aiutava traffico bambini?

ROMA – Backpage.com è uno dei più grandi siti di annunci al mondo. Il sito,  un obiettivo frequente nella battaglia politica contro il traffico se++uale, ha deciso di chiudere la sezione annunci per adulti negli Stati Uniti sostenendo di essere vittima di una caccia alle streghe da parte del governo.

La home page del sito che offre annunci di ogni tipo per Usa, Canada e anche Europa, porta la scritta “Censored” sotto alcune voci come escort, sia femmine sia maschi.

A parte gli annunci per case, lavoro e auto, a non essere stati censurate sono anche le varie voci che specificano le possibilità di dating, ossia di appuntamenti con finalità se++uali. Nessuna censura comunque è stata applicata alle pagine del sito dove sono proposte escort e altre amenità in Canada e Europa, Italia inclusa.

La straordinaria decisione è arrivata subito dopo il rilascio di una feroce relazione del Senato degli Stati Uniti, in cui Backpage viene accusata di occultare la sua attività criminale eliminando dei termini dagli annunci che indicavano traffico sessuale o prostituzione, inclusa quella dei bambini.

L’improvvisa chiusura è stata a ridosso della testimonianza dei fondatori di Backpage, Michael Lacey e James Larkin, e del CEO del sito Carl Ferrer, avvenuta davanti alla Commissione del Senato per la Sicurezza e alla sottocommissione degli Affari governativi sulle indagini. La relazione della commissione del Senato sui documenti aziendali che conta di più di 1,1 milione di pagine, ha trovato delle prove che Backpage ha consapevolmente facilitato la prostituzione e il traffico se++uale dei bambini.

Il business era altamente redditizio ed ha avuto una crescita esponenziale: dai 5,3 milioni di fatturato lordo del 2008, nel 2014 è passato a ben 135 milioni di dollari. Per mantenere i discussi annunci online, l’azienda li ha modificati. Un moderatore ha affermato di aver rimosso il materiale, ovviamente indicativo della prostituzione, ma il post è rimasto pubblicato.

Il moderatore ha testimoniato sotto giuramento: “La mia responsabilità era di rendere gli annunci ok funzionali al sito, poiché sbarazzandocene non sarebbe stato positivo per il business”. Nella società, era noto che gli annunci nella sezione adulti erano mirati alla prostituzione, ha affermato un moderatore e aggiunto che un collega ha utilizzato il sito per procurare delle escort.

Lunedì scorso, i visitatori di Backpage sotto il menu della sezione adulti di escort, massaggi e strippers, hanno visto dei tag “censurati” scritti in rosso. Le altre sezioni sono rimaste operative, comprese quelle per le automobili, gli immobili e assistenza all’infanzia. Backpage online ha pubblicato le dichiarazioni complete della società e dei sostenitori che vedono nell’azione del governo il tentativo di chiudere il sito e soffocare illegittimamente la libertà di espressione. “Come accaduto nel 2010 con la decisione di rimuovere da Craiglist (un altro portale di annunci) la categoria adulti, questo annuncio è il culmine di anni di tentativi da parte del governo, per esercitare pressioni su Backpage.com e renderlo troppo costoso per poter proseguire”, ha affermato Backpage.

Il sito ha anche detto che la chiusura della sezione annunci per adulti non sarebbe stata utile a porre fine alla tratta di esseri umani. Lois Lee, fondatrice di Children of the Night, un’organizzazione no profit con sede a Van Nuys che salva i bambini dalla prostituzione, ha affermato che Backpage ha il merito di aiutare gli investigatori a individuare i bambini scomparsi o sfruttati e, in definitiva, a perseguire i protettori. Ha criticato la chiusura del sito come “strumento di indagine critica”. “E’ un giorno triste per i bambini americani vittime di prostituzione”, ha detto Lee in un comunicato.