BANGKOK (Thailandia) – “L’onda d’urto non mi ha centrato per poco. Ho visto gente piangere e persone sbudellate, scene davvero orrende”. Lo ha raccontato all’ANSA un italiano residente a Bangkok, da quasi sette anni, scampato per pochi secondi all’attentato esplosivo di questa sera a Bangkok che ha provocato almeno 22 morti e un centinaio di feriti tra i quali tre turisti stranieri. Tra le vittime invece ci sono 7 stranieri: due malaysiani, due taiwanesi, due singaporiani e un cinese di Hong Kong.
Marco R. (31 anni), originario di Bergamo, era a bordo di un mototaxi e aveva appena svoltato a sinistra all’incrocio Ratchaprasong, quando lo scoppio ha fatto inclinare il conducente quasi fino a cadere.
“C’erano scene di caos”, racconta Marco che, data la situazione politica thailandese, preferisce rimanere anonimo e non rivelare il suo cognome. “Le persone sono scappate nel panico, mentre altri cercavano di rianimare inutilmente una persona gravemente ferita, era come se gli fosse passato sopra un gigante. Per il timore di un’altra bomba, sono presto fuggito anch’io”, aggiunge Marco, negli occhi le immagini dell’orrore appena visto.