Battisti, il Brasile si stringe intorno a Lula: “Giusto il no all’estradizione”

Pubblicato il 2 Gennaio 2011 - 19:39 OLTRE 6 MESI FA

Il nuovo ministro della giustizia brasiliano, Josè Cardozo, ha oggi detto di ”non aver alcun dubbio” sul fatto che il ‘no’ all’estradizione di Cesare Battisti deciso dall’ex presidente Lula sia stata una decisione ”corretta”. Lula ha agito ”in stretta consonanza con il nostro diritto e con quanto aveva manifestato il Supremo Tribunal Federal”, ha detto Cardozo, precisando di essersi convinto ”dopo aver letto il parere dell’Avvocatura generale dello Stato”, che ha consigliato Lula di lasciare Battisti in Brasile.

Il neoministro della Giustizia Josè Cardozo ha detto di non prevedere possibili ”ritorsioni” da parte dell’Italia a causa del caso Battisti. ”La nostra è una decisione sovrana. Non credo che possa compromettere i nostri rapporti di profonda amicizia con l’Italia. Gli italiani – ha sottolineato – sono nostri fratelli”. ”Non c’è alcuna ragione per la quale la decisione di Lula possa essere contestata dal punto di vista della sua validità giuridica”, ha detto ancora il nuovo ministro della giustizia.

Sulla stessa linea Marco Aurelio Garcia, consulente speciale agli affari internazionali del Brasile:”Non ci preoccupa, la nostra è una decisione sovrana, che ha un forte fondamento giuridico”, ha detto sulla possibilità che Roma ricorra alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja dopo il ‘no’ all’estradizione di Cesare Battisti deciso dall’ex presidente Lula.

In una dichiarazione alla stampa locale, Garcia (che era consigliere di Lula e che è stato confermato dalla Rousseff) ha detto di non escludere che il caso Battisti possa incidere, ”per un brevissimo periodo”, sui rapporti bilaterali, sottolineando allo stesso tempo l’importanza della presenza dell’ambasciatore italiano Gherardo La Francesca alla cerimonia del primo gennaio in onore alla nuova presidente, Dilma Rousseff. ”Vorrei sottolineare come tale presenza sia un indizio che c’è una disponibilità più per il dialogo, per una soluzione diplomatica”, ha commentato Garcia, che è stato il principale consulente di Lula per la politica estera.

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