Belgorod, 11 morti tra le reclute di Putin: colonnello straparla di guerra santa, due tagiki musulmani sparano

Fuoco amico nell'esercito russo: 11 morti nella sparatoria di Belgorod, due reclute musulmane tagike sparano nel mucchio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Ottobre 2022 - 12:48 OLTRE 6 MESI FA
belgorod reclute tagiki guerra santa

Soldato russo sul fronte ucraino (Ansa)

Belgorod, 11 morti tra le reclute di Putin per le offese ad Allah. Ci sarebbe stata una discussione sulla religione all’origine della sparatoria avvenuta ieri in un campo di addestramento militare di Soloti nella regione di Belgorod, nel sud-ovest della Russia e nella quale sono rimasti uccisi 11 commilitoni.

Belgorod, 11 morti tra le reclute di Putin per le offese ad Allah

Il condizionale è d’obbligo perché anche sul numero dei morti le fonti divergono. C’è chi parla di 22 morti. In ogni caso, strage provocata da fuoco amico. Un gruppo di tagiki (il Tagikistan è musulmano al 93%) era stato appena reclutato per la operazione speciale di Putin.

Nel discorso alle giovani reclute, il colonnello Andrei Lapin (tra l’altro figlio del famoso generale Aleksandr Lapin) esortava i giovani a entrare in quella che era da considerarsi una guerra santa. Almeno un paio di tagiki più legati all’Islam hanno eccepito che la guerra santa si faceva solo contro gli infedeli e in nome di Allah.

A quel punto il colonnello, imprudentemente, s’è lasciato andare a giudizi sprezzanti ed offensivi contro un Allah “definito “codardo” se impediva loro di combattere per un Paese cui avevano giurato fedeltà.

Al primo momento utile, durante le esercitazioni al poligono, i due (alcuni dicono tre) tagiki hanno avvertito i correligionari più sensibili. Poi hanno scatenato l’inferno, prima di essere a loro volta uccisi.

Gli aggressori uccisi erano tagiki

Un consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, in un’intervista su YouTube (ne riferisce The Guardian) ha affermato che i due aggressori provenivano dalla nazione centroasiatica del Tagikistan. E avevano aperto il fuoco contro gli altri dopo una discussione sulla religione.

Il Tagikistan è prevalentemente musulmano, mentre circa la metà dei russi segue vari rami del cristianesimo. Il ministero russo si era limitato a riferire che gli aggressori provenivano da una nazione della Comunità degli Stati Indipendenti. Che raggruppa nove repubbliche ex sovietiche, tra cui il Tagikistan.