In Occidente si usa l’aggettivo talebano per indicare pensare e agire ottuso, intollerante, feroce, illiberale, militante e intriso di fervore a purificare il mondo e l’umanità tutta da altro che non sia la verità assoluta, unica e sola e obbligata verità. Nello stesso Occidente e nello stesso lasso di tempo cresce, mette radici e fa proseliti ed emana comandamenti e obbliga comportamenti un pensare ed agire gemello, occidentale appunto, del pensare ed agire talebano. E’ il cosiddetto politicamente corretto, o meglio la sua ossessione compulsiva. E’ la cultura della cancellazione, cultura gemella della distruzione delle immagini dell’Isis, culture affratellate nella abrasione della storia. Il pensiero talebano d’Occidente è forte soprattutto nella cultura d’area anglosassone che si ritiene progressista. L’area culturale left in Usa subisce già la colonizzazione da parte del pensiero talebano d’Occidente. E i colonizzatori sono severi, non trascurano di infliggere alcun divieto o punizione.
Biancaneve e il bacio senza consenso
Biancaneve aveva già subito severa ammonizione dai talebani d’Occidente: quel bacio del principe alla bella addormentata! Chiaro esempio di sesso senza consenso! Chiaro incitamento a comportamenti prevaricatori! Qualcuno, sbagliando di grosso, potrà considerare questa censura al bacio alla donna addormentata come una stramberia un po’ sessuofoba. Non è una stramberia, è purtroppo una cultura militante.
Ora tocca ai nani
Critiche indignate sono ora arrivate alla favola e alla storia cinematografica di Biancaneve perché vi sono…i nani. Almeno sette in effetti. Secondo pensiero talebano d’Occidente così si sfrutta e si umilia una minoranza, anzi una diversità. Fare Biancaneve allora e i sette bambini? I talebani d’occidente inorridirebbero di fronte allo sfruttamento del lavoro minorile in miniera. Il pensiero talebano d’Occidente non è folklore d’oltre oceano. Al contrario già di fatto supervisiona e condiziona sceneggiature e produzioni di film, fiction, reality. Già ha di fatto un suo tribunale della santa inquisizione e un suo indice dei “libri” proibiti. Pensiamo siano le sue pretese solo sciocchezze marginali ed estremiste. Grave sottovalutazione, stanno diventando, sono già diventate regole di una ferrea e intollerante liturgia: se ad Hollywood è di fatto obbligatorio un cast con ogni etnia e orientamento sessuale, anche a Sanremo…