Bin Laden: le foto, il cadavere, i tentennamenti Usa. Tutte le domande senza risposta

Pubblicato il 3 Maggio 2011 - 16:56 OLTRE 6 MESI FA

La foto (falsa) del corpo di Bin Laden

ROMA – La premessa è d’obbligo: anche se il corpo, per assurdo, fosse stato mostrato da vicino in pubblico, anche se il blitz fosse stato trasmesso in diretta tv, anche se lo stesso Bin Laden, prima di essere terminato lo avesse detto davanti alla telecamera, anche se gli Usa non avessero esitato così tanto prima di decidere di mostrare le foto, i dubbi, per alcuni, resterebbero comunque. Una storia come la caccia al capo del terrorismo mondiale è troppo ghiotta per non prestarsi a domande e interpretazioni più o meno fantasiose.

Certo, però, che le lacune nel racconto ufficiale del come è andata fatto dalla Casa Bianca finiscono giocoforza per alimentare le perplessità e prestano il fianco sia ai dubbi sommessi sia alle teorie stravaganti e improbabili. Obama è stato netto: “Abbiamo ucciso Bin Laden”. Al resto ci ha pensato la scienza nella forma del dna con il riconoscimento della compatibilità al 99,9%. Infine la diffusione, per ora solo annunciata, delle foto. Oltre 24 ore dopo. Un tempo sufficiente, penseranno i complottisti, per inventare o manipolare il tutto.

Le domande che tutti, indipendentemente da come la pensiamo ora, ci siamo posti sono almeno tre. Domanda numero uno: Osama bin Laden è stato davvero ucciso? Dall’enfasi con cui Obama ha scelto di annunciare il tutto al mondo, sembrerebbe che stavolta non ci siano dubbi. Se fosse un flop, il danno di credibilità degli Usa sarebbe enorme. Ma i teorici del complotto e del blitz giusto al momento giusto sono sempre in agguato. Quanto al dna c’è chi ironizza sull’arrivo a tempo record dei risultati

Domanda numero due: perché tutta questa fretta di liberarsi del cadavere? Qui la questione è complessa. Il corpo di Osama, dato per scontato che gli Usa lo volevano morto, è ingombrante. E Arabia Saudita e Pakistan non lo avrebbero voluto. Da qui a gettarlo in pasto ai pesci in una manciata di minuti dopo averlo braccato per 10 anni ce ne corre. Quanto alla storia della sepoltura “in accordo alle regole dell’Islam” è una roba troppo pasticciata e dilettantesca per essere vera.

Domanda numero tre: la foto taroccata, perché? D’accordo: non l’hanno messa in giro gli Usa ma la tv pakistana. D’accordo anche sul fatto che è fattualmente impossibile fermare la diffusione di una foto sul web. Ma perché aspettare così tanto prima di rilasciare un comunicato ufficiale per dire che era un tarocco? Perché lasciare che altri svelassero il montaggio?

Domande lecite, e ce ne sarebbero anche altre. Con le foto del corpo, quelle vere, avremo un tassello di verità in più. Le chiacchiere, però, non finiranno.