Boeing 737 Max, sospesi i voli in tutta Europa: elenco dei Paesi che hanno chiuso lo spazio aereo

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 12 Marzo 2019 - 18:09 OLTRE 6 MESI FA
Boeing 737 Max, Italia chiude spazio aereo: elenco paesi stop voli

Boeing 737 Max, Italia chiude lo spazio aereo dalle 21: elenco di tutti i Paesi che fermano l’aereo

ROMA – Dalle 21 del 12 marzo gli aerei Boeing 737 Max-8 non potranno volare sull’Italia. A disporre la chiusura dello spazio aereo per ragioni di sicurezza è stata l’Enac dopo il disastro aereo dell’Ethiopians Airlines del 10 marzo. Poi nel tardo pomeriggio l’Easa, agenzia per la sicurezza del trasporto aereo dell’Unione europea, ha sospeso dalle 19 di martedì tutti i voli del Boeing in Europa.

Dopo la decisione della Gran Bretagna di chiudere lo spazio aereo, a cascata anche gli altri paesi europei l’avevano seguita: Italia, Germania, Francia, Olanda, Belgio e anche l’Oman. Inutile il tentativo della Boeing di rassicurare le compagnie aeree e i Paesi, che in un comunicato tentava di stemperare gli animi. La Boeing tentando di arginare lo stop al volo del suo 737 Max ha dichiarato: “Abbiamo piena fiducia nella sicurezza del Max. La Federal Aviation Administration al momento non richiede alcune azione. La sicurezza è la nostra priorità”.

Una mossa che non è stata sufficiente a placare i timori, tanto che l’Enac nel primo pomeriggio di martedì 12 marzo ha annunciato la chiusura dello spazio aereo al modello 737 Max: “Dalle 21:00 di oggi, 12 marzo 2019, visto il perdurare della mancanza di informazioni certe in merito alla dinamica dell’incidente della Ethiopian Airlines avvenuto domenica 10 marzo e che ha coinvolto un velivolo Boeing 737 Max 8 e del precedente incidente di ottobre in Indonesia, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, per motivi precauzionali, ha disposto la chiusura dello spazio aereo italiano a tutti i voli commerciali operati con aeromobili di questo tipo”.

Nel comunicato dell’Enac si legge ancora: “In accordo con quanto in corso in Europa, gli aeromobili di questo modello non possono più operare da e per gli aeroporti nazionali fino a nuove comunicazioni”. L’ente nazionale dell’aviazione civile italiano ha poi ricordato che tutti i velivoli Boeing, e quindi anche i Boeing 737 Max 8, sono certificati dalla FAA (Federal Aviation Administration), ente americano per l’aviazione civile. Le certificazioni degli aeromobili che operano nelle flotte europee sono convalidate dall’EASA.

L’Enac continuerà a seguire l’evolversi della situazione in contatto con l’Agenzia europea per la sicurezza aerea. L’Ente, inoltre, prosegue la nota, invita le compagnie aeree operative da e per gli aeroporti nazionali e che utilizzano tali velivoli, a riprogrammare i voli cercando di ridurre al minimo i disservizi per i passeggeri, fornendo tutte le informazioni necessarie nel rispetto dei regolamenti comunitari di riferimento.

L’Easa non ha poi tardato a farsi sentire. In una nota diramata nel pomeriggio ha dato il via alla sospensione di tutti i voli dalle 19 in Europa: “A scopo precauzionale l’Agenzia ha pubblicato una direttiva in vigore dalle 19, che sospende tutte le operazioni di volo di tutti gli aeromobili Boeing modello 737-8 Max e 737-9 Max in Europa. L’inchiesta sull’incidente avvenuto domenica è condotta dalle autorità etiopiche, col supporto del National Transportation Safety Board, poiché l’aeromobile è stato progettato e costruito negli Stati Uniti. E l’Easa ha offerto la propria assistenza a sostegno dell’indagine. L’agenzia europea analizza costantemente i dati. L’inchiesta sull’incidente è in corso – conclude il comunicato – ed è troppo presto per trarre conclusioni sulle cause”.

Il provvedimento italiano aveva seguito quello di altri Paesi che hanno deciso di sospendere il permesso di volo nel proprio spazio aereo a tale modello di velivolo. Tra questi c’è l’Oman, con la compagnia di bandiera Oman Air che ha dichiarato: “Stiamo lavorando per riprogrammare i nostri voli ed avviseremo i nostri clienti su ogni cancellazione”. In precedenza gli Emirati Arabi Uniti avevano reso noto di essersi uniti agli Usa e alla Boeing nelle indagini e nella raccolta dei dati sul disastro aereo in Etiopia.

A cascata sono arrivati gli stop dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dalla Francia. La Direzione Generale per l’aviazione civile (Dgac) di Parigi ha dichiarato in una nota: “Viste le circostanze dell’incidente in Etiopia, le autorità francesi hanno assunto la decisione, a titolo cautelare, di vietare ogni volo commerciale effettuato sui Boeing 737 Max a destinazione, in partenza, o in sorvolo del territorio francese”. Una decisione confermata anche dall’Irlanda, dall’Austria e dall’Olanda.

Elenco dei Paesi che hanno chiuso lo spazio aereo ai Boeing 737 Max-8:

  • Easa (Tutta Europa)
  • Gran Bretagna
  • Italia
  • Oman
  • Francia
  • Germania
  • Irlanda
  • Austria
  • Olanda
  • Belgio