Brian Sicknick, poliziotto morto dopo l’assalto a Capitol Hill. E ora che dirà Trump?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Gennaio 2021 - 08:40 OLTRE 6 MESI FA
Assalto al Congresso Usa, poliziotto trascinato sulle scale e colpito con un'asta

Assalto al Congresso Usa, poliziotto trascinato sulle scale e colpito con un’asta (foto d’archivio Ansa)

E’ morto un poliziotto ferito durante l’assalto a Capitol Hill. Finora Brian Sicknick è il primo (e unico) agente deceduto in seguito agli scontri provocati dall’invasione del Campidoglio Usa da parte dei fanatici manifestanti pro Trump. E ora cosa dirà Trump, che si era duramente scagliato contro i manifestanti (per esempio quelli del Black Lives Matter) che attaccavano i poliziotti?

Poliziotto morto per le ferite dell’assalto a Capitol Hill

Un agente della polizia del Congresso è morto in seguito alle ferite riportate durante l’assalto dei fan di Donald Trump a Capitol Hill. Lo ha reso noto la polizia. L’agente Brian Sicknick stava “rispondendo alle rivolte di mercoledì 6 gennaio al Campidoglio ed è stato ferito mentre si opponeva fisicamente ai manifestanti”. Questo si legge in una nota  della Polizia. “Tornato in caserma è poi crollato. Portato in ospedale è però morto in seguito alle ferite”.

Assalto a Capitol Hill: le altre vittime

Gli altri morti erano tutti manifestanti, arrivati dai quattro angoli degli Stati Uniti per contestare la riunione del Congresso americano chiamata a ratificare la vittoria elettorale di Joe Biden. Ashli Babbitt, una veterana dell’aeronautica 35enne; Benjamin Phillips, 50 anni, arrivato da Ri, in Pennsylvania; Kevin Greeson, 55 anni, di Athens (Alabama); e Rosanne Boyland, 34 anni, giunta da Kennesaw (Georgia).

Ashli Babbitt, la veterana dell’Air Force morta a Capitol Hill

Aggiornamento ore 8.40. Quattro manifestanti pro Trump ci hanno lasciato la pelle. Tre per “emergenze mediche” non meglio specificate, ma Ashli Babbitt, una veterana dell’Air Force con quattro turni di servizio in Iraq, è stata ferita al petto da un poliziotto del Capitol ed è morta poche ore dopo in ospedale. Ashli, 35 anni, viveva a San Diego e anche lei era seguace dei QAnon: complottisti convinti che una cabala di poteri occulti del Deep State stia tentando in tutti i modi di rovesciare Trump. “Nessuno ci fermerà”, aveva twittato la sera prima di venire uccisa. Ora la destra Usa parla di lei come una “martire”. In California la famiglia è devastata: “L’abbiamo saputo dalla tv”, ha detto Robin, la suocera. (Fonte Ansa e Cnn)