Carrie Everest beve 30 shot di vodka: cade nel fiume e muore

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Luglio 2016 - 13:55 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Dissero che era stata violentata e uccisa ma invece la morte di Carrie Everest, 18 anni di Sheffield, Inghilterra, è stata solo un tragico incidente. Fatale per lei fu una notte trascorsa ad ubriacarsi con gli amici: era lo scorso 22 novembre e Carrie consumò una quantità tale di alcol paragonabile a 30 shot di vodka. L’indomani mattina il suo corpo senza vita fu restituito dalle acque del fiume Don. Le indagini si concentrarono fin da subito su un 31enne algerino, Yousef Tarfasi, che era stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza del bar mentre conversava con Carrie e le porgeva il suo maglione per riscaldarsi.

Fu sospettato anche di violenza sessuale. L’uomo inizialmente negò di averla mai incontrata per paura di finire in galera per un delitto che non aveva commesso. Poi però si convinse a collaborare con gli inquirenti. Secondo quanto riporta Metro.co.uk quella tragica sera Carrie la trascorse al bar con gli amici: consumò diversi long drink a base di vodka, poi lasciò il locale da sola intorno alle 3 di notte.

Yousef era finito nel mirino degli investigatori anche perché i due erano stati visti prendere un taxi insieme. Ma in realtà le loro strade si divisero. A scagionarlo è stata innanzitutto l’autopsia: sul corpo di Carrie non erano presenti segni di violenza sessuale. Poi altri filmati di videosorveglianza l’hanno ripresa mentre camminava in strada, da sola, poco prima dell’ora del decesso stabilita dal medico legale. Forse, tra i fumi dell’acol, Carrie è inciampata, cadendo nel fiume ed è morta annegata.