Ecco le cartine europee del pregiudizio: l’Italia è il paese della “mafia e dei padrini” e “la terra dei spaghetti”

Pubblicato il 22 Settembre 2010 - 12:20 OLTRE 6 MESI FA

Oltre all’Europa del mercato globale esiste l’Europa degli stereotipi. Ora, l’artista bulgaro londinese d’adozione Yanko Tsvetkov ha mappato i luoghi comuni che malgrado i decenni restano nel Vecchio Continente.

Il designer Tsvetkov ha provato a raccontare come i cittadini dei diversi stati dell’Unione Europea vedono i loro vicini più prossimi. L’esperimento si è tramutato in un autentico successo e oltre mezzo miliardo di utenti ha ammirato sul sito web dell’artista la serie “Mapping stereotypes”, ossia le mappe degli stereotipi europei.

Una delle cartine geografiche è dedicata all’Europa vista dagli italiani. Quello che viene fuori non è molto gratificante: se dei nostri cugini francesi apprezziamo o conosciamo solo la prèmiere dame ( per gli italiani raccontati da Tsvetkov la Francia è “l’Impero di Carla Bruni”), della Spagna riconosciamo l’affinità culturale (il paese iberico è infatti indicato come “una terra dai dialetti italiani”) mentre del Portogallo ammiriamo la consanguineità con il Brasile.

Gli stereotipi si fanno più forti se volgiamo lo sguardo a est: l’Ungheria per gli italiani è il “paese delle pornostar”, la Romania è quello dei “ladri”, la Bulgaria è la “terra delle babysitter” mentre gli ex paesi jugoslavi sono “terre inesplorate e sconosciute”.

La Russia è conosciuta unicamente per il gigante Gazprom da cui compriamo l’energia per riscaldarci in inverno, l’Ucraina come la “terra delle donne con le trecce”, mentre la Polonia resterà per sempre lo stato del Papa. L’Inghilterra è il paese dello stadio di Wembley, il Belgio con la sua capitale Bruxelles è “la terra dell’Unione Europea”, mentre l’Olanda è conosciuta unicamente come il paese della “cannabis libera”.

La Svizzera per gli italiani resta “il paese degli orologi a cucù”, mentre i tedeschi sono “clock addicts” ovvero malati di precisione. La Svezia è la terra della Volvo, la Finlandia quella della Nokia, la Danimarca il territorio dei Vichinghi e infine la Turchia è il “paese della danza del ventre”. Ma forse lo stereotipo più tagliente è quello che registra l’apparente divisione dell’Italia: sulla mappa dedicata alla nostra terra infatti, il Nord è indicato come la repubblica italiana, mentre parte del centro e tutto il sud è definito Etiopia.

Ma come ci vedono gli altri? Gli stereotipi più comuni usati da europei e americani per identificare l’Italia sono: il paese di “mafia e padrini” per gli americani, “i cugini chiassosi e amichevoli” per i francesi , “la terra della pizza e dei musei” per i tedeschi, “la patria degli spaghetti” per i bulgari, mentre per gli inglesi siamo associati al resto dell’Europa, “l’Impero federale e diabolico d’Europa”.

Non solo l’Italia e gli italiani sono vittime di pungenti luoghi comuni. Gli americani guardano i francesi come “gente maleodorante”, i russi restano i soliti “comunisti”, i tedeschi sono “i cultori di una pornografia spinta” mentre i territori che confinano con l’ex Unione Sovietica sono un unico territorio che fa da “zona cuscinetto” contro il nemico russo.

Irriverente è anche il mondo visto dalla Francia: gli inglesi resteranno sempre gli “uccisori della vergine”  (Giovanna D’Arco), i tedeschi ironicamente sono “i migliori amici”; gli spagnoli “i ballerini di flamenco”, i portoghesi “gli alleati degli inglesi”, mentre i polacchi non possono essere che “gli idraulici”.

L’Ungheria è la terra d’origine di Sarkozy, mentre la Romania è il paese dei “fratelli poveri”. La Turchia per la Francia è “chiaramente uno stato non europeo” e la Russia resta “il sogno di Napoleone”.

I tedeschi invece hanno dei giudizi più sobri: la Francia è il “Regno di Eiffel”, la Svezia quello “di Ikea”, la Spagna e la Grecia sono “i paesi degli hotel low-cost”, la Turchia il luogo dove trovare “manodopera”, la Bulgaria l’eldorado dell’amata “schnapps” (il liquore superalcolico) e la Russia “la porta verso il gas”.

Tsvetkov si dichiara felice del successo ottenuto: “Ho creato la prima mappa nel 2009 quando in Europa vi è stata la crisi energetica. L’ho fatto unicamente per far divertire i miei amici, ma dopo che ho messo le mappe sul mio sito web molte persone mi hanno fatto sapere che apprezzavano la mia ironia”.

Ecco qui di seguito alcune delle sue carte: