Charles Feeney, miliardario, vita per la beneficenza: intero patrimonio in aiuti

Pubblicato il 9 Agosto 2012 - 14:53 OLTRE 6 MESI FA
Charles Feeney

NEW YORK – Charles Feeney ha 81 anni ed è l’uomo più generoso del mondo: è il re dei negozi duty free e dal 1982 ad oggi ha dato in beneficenza, nel più stretto anonimato, ben sei miliardi di dollari. Praticamente tutto ciò che ha guadagnato, tranne qualche soldo  per i cinque figli e per sè, che ha però sempre vissuto come un uomo della media borghesia. Nel 2007 ha deciso di vendere la catena di negozi duty free ed è dovuto venire allo scoperto. Allo stato attuale gli rimangono un miliardo e mezzo da dare in beneficenza e lui stima di finire i soldi entro il 2020. Ma non è rammaricato per questo, anzi, dice che il suo sogno è morire da povero e di emettere un ultimo assegno, questa volta a vuoto.

Il suo motto è “al mondo ci sono un sacco di problemi, che vanno affrontati prima che diventino troppo costosi. Se hai i soldi, li spendi. E quando li hai spesi tutti, lasci che qualcun altro si faccia avanti per spendere i propri”.

Feeney dopo aver frequentato la Cornell University grazie ai soldi statali per i reduci, aveva iniziato a lavorare vendendo alcolici ai marinai nei porti, e aveva finito per costruire un impero internazionale di negozi duty free negli aeroporti di mezzo mondo. Così aveva accumulato una fortuna che ne aveva fatto uno degli uomini più ricchi d’America. Nel 1982 ha deciso di creare la Atlantic Philanthropies, in cui ha fatto confluire tutta la proprietà della catena di negozi, lasciando qualcosa fuori per i cinque figli, quattro femmine e un maschio, per il suo modesto appartamento anonimo a midtown Manhattan, per i suoi vestiti acquistati ai grandi magazzini, per biglietti in classe economica quando girava per il mondo a sostenere le proprie cause. Tutto il resto, cioè 7,5 miliardi di dollari, era finito nelle casse della sua fondazione. Negli anni ha investito in cinque continenti, finanziando assistenza sanitaria diretta, istruzione, giustizia criminale, riforme dell’immigrazione, iniziative di pace, campagne per l’eguaglianza dei matrimoni e contro la pena di morte.

Nel 1997 Atlantic Philanthropies ha venduto il business dei duty free shop, e quindi Feeney è stato costretto a rivelare il suo nome, perché doveva firmare le carte. Ne è venuto fuori un libro dedicato alle sue avventure, “The Billionaire Who Wasn’t”, e soprattutto l’encomio pubblico di Warren Buffett, che lo ha definito il “leader spirituale” della campagna per convincere i ricchi a fare beneficenza.