Chavez grave, il governo venezuelano lo ammette. Fine anno senza festeggiamenti

Pubblicato il 2 Gennaio 2013 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
Hugo Chavez grave, fine anno senza festeggiamenti in Venezuela (foto Lapresse)

CARACAS – Hugo Chavez è grave, per la prima volta il governo venezuelano lo ammette. Un ultimo dell’anno senza festeggiamenti, con l’intero ‘chavismo’ in preghiera, mentre il Paese trattiene il fiato, con lo sguardo rivolto a Cuba, dove il presidente è ancora ricoverato in gravi condizioni. Da giorni si rincorrono voci contraddittorie sulle condizioni di salute del leader bolivariano. Alcuni lo avevano addirittura dato per morto. Intanto il vicepresidente venezuelano, Nicolas Manduro è apparso in tv e ha detto che Hugo Chavez è “assolutamente cosciente” di quanto siano “complesse e delicate” le sue condizioni post-operatorie. “Ci ha chiesto di mantenere il popolo del Venezuela informato sempre con la verità, indipendentemente da quanto questa essa possa essere dura”, ha detto Maduro ricordando che “in questi giorni” ha “visto e parlato” con Chavez in due occasioni, e sottolineando di avere “fede in Dio e nei medici” dell’Avana che curano il presidente.

Nell’intervista registrata ore fa a Cuba, e trasmessa in Venezuela a reti unificate, Maduro ha parlato brevemente sulla salute del presidente, concentrandosi invece su temi quali  i risultati e progetti della revolucion bolivariana. “Diremo sempre la verità, qualsiasi essa sia”, ha assicurato, ricordando che Chavez alterna “leggeri miglioramenti con situazioni stazionarie”. Dopo i mille rumors Maduro ha quindi chiesto di credere alle informazioni di Caracas, dicendosi fiducioso sul fatto che “la situazione del Comandante continuerà ad evolvere”.    Poi ha duramente attaccato “i giornalisti della destra venezuelana, al servizio dei peggiori interessi dell’impero anti-patria. Sono malati mentali. Non rispettano i sentimenti dei familiari, dei figli di Chavez e di tutto un popolo”. “E’ una destra matta… pare volere un ‘bogotazo'”, ha aggiunto, riferendosi ad una violenta rivolta popolare avvenuta in Colombia nel 1948.

Contro le voci che circolano a Caracas e sui social network, si era pronunciato ore prima anche il leader antichavista Henrique Capriles il quale via twitter aveva chiesto ai venezuelani di mettere da parte “i rumors e l’odio”. Sono trascorse tre settimane esatte dal quarto intervento contro il cancro al quale Chavez è stato sottoposto nella clinica Cimeq dell’Avana. Da allora non ci sono più state fotografie o  dichiarazioni in prima persona da parte del presidente. Quanto avviene a Caracas e l’Avana viene seguito minuto per minuto a Washington e nelle diverse capitali latinoamericane. La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, segue con “preoccupazione” l’evolvere della situazione ed è in contatto con altri capi di stato latinoamericani in vista di una transizione politica in Venezuela.